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Carnevale: i sì e i no per una festa a misura di bimbo

La parola agli esperti

Sanihelp.it – Mascherarsi e travestirsi dovrebbe diventare un gioco da proporre ai bambini ogni qualvolta desiderano, perché mette in atto una serie di dinamiche psicologiche importanti per la crescita. Lo ribadiscono gli esperti in età evolutiva. 


«Tra i benefici del gioco del travestimento e della maschera c’è quello di sviluppare la competenza immaginativa, alla base del cosiddetto pensiero divergente, che consente di imparare a risolvere le situazioni individuando soluzioni diverse, più efficaci – spiega Margherita Fassari, Psicologa dello Sviluppo e Coordinatore Psicopedagogico Centrale degli asili nido Crescere Insieme Esperia – È la competenza alla base del problem solving, una skill oggi imprescindibile nella vita e nella professione».

Bastano una valigia vecchia o un cesto contenente vestiti usati e tanti accessori: occhiali, scarpe, anelli, bracciali, foulard, cappelli e guanti. Il gioco è fatto: si mette la scatola nel centro della stanza e si lasciano i bambini liberi di scegliere il travestimento che preferiscono. Sarà fondamentale utilizzare la tecnica psicologica del reveal: «Chi sei? Da cosa ti sei travestito? Chi sei diventato?». Ed ecco che appariranno principesse e supereroi, mostri e personaggi della porta accanto, la zia, la nonna ma anche la mamma o il papà. »La maschera aiuta i bambini a lavorare su di sé, a integrare i diversi aspetti della loro personalità, a lavorare sulle loro paure (mi travesto da mostro perché il mostro mi fa paura)», continua la dottoressa.

Nel travestimento con la valigia scopriremo che non ci sono bambini che provano disagio a mascherarsi, che rimangono nell’angolo intimiditi e imbarazzati perché il travestimento è uno dei giochi più inclusivi. Può capitare che i bambini abbiano un rifiuto quando vengono introdotti i vestiti pronti, i costumi di scena, che affidano un ruolo, oltre al travestimento: che fare se devo diventare supereroe e non mi sento tale, se devo essere orso quando mi sento tartaruga o quando non mi ritrovo nei panni del personaggio dei cartoni tanto amato, che, però, una volta addosso mi sta stretto?

Il gioco del travestimento ha bisogno di un’altra regola importante: il superamento delle regole e dei divieti per l’intera durata del gioco. E allora via a rossetti e labbra rosse, a bambini liberi di creare disordine e tuffarsi dentro, di alzare un po’ la voce e ritagliare coriandoli. Ecco allora tutti i Si e i No del Carnevale elencati dagli esperti. 

SI al travestimento libero utilizzando abiti usati o fatti in casa. SI al Carnevale tutto l’anno.
SI alle domande sul travestimento: Chi o cosa sei diventato?. SI agli accessori nella valigia insieme ai vestiti trovati in casa. SI alle maschere fatte in casa. SI al gioco libero durante il travestimento. SI all’affiancamento durante il gioco per ascoltare il racconto e gestire le emozioni, ma anche per accertarsi che il tutto avvenga in totale sicurezza. 

NO agli stereotipi (vestiti da femmine e da maschi). NO alle maschere pronte (se vengono usate accertarsi che il piccolo non si senta a disagio). NO ai suggerimenti e alle maschere regalate (ti regalo il vestito da principessa). NO al riordino immediato (si può fare un po’ più tardi). 

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