Sanihelp.it – La bronchiolite è un'infezione virale acuta che colpisce il sistema respiratorio dei bambini, in particolare quelli sotto i sei mesi. Il microrganismo infettivo più coinvolto, nel 75% circa dei casi, è il virus respiratorio sinciziale. Generalmente la malattia è benigna e si risolve spontaneamente ma nei neonati sotto i sei mesi si può avere un calo dei livelli di ossigeno nel sangue e può osservarsi una disidratazione causata dalla difficoltà di alimentazione e dell'aumentata perdita idrica dovuta al lavoro respiratorio. Nei prematuri e nei neonati di età inferiore alle 6 settimane di vita, aumenta inoltre il rischio di apnea, episodio di pausa respiratoria prolungata con conseguenze che possono essere fatali.
E’ questa la situazione che ha interessato un neonato dell’isola di Martinica. Il piccolo di soli 5 kg, originario dell’isola della Guadalupa, non era in grado di respirare autonomamente a causa dell’infezione virale, che aveva indotto secondariamente un’insufficienza cardiaca. La situazione richiedeva un immediato trasferimento verso il CHU della Martinica, unico ospedale francese di tutto l’arcipelago caraibico dotato di una rianimazione pediatrica di terzo livello, ma le condizioni instabili del bambino non ne avrebbero permesso la mobilizzazione.
L’équipe di specialisti sanitari si è quindi recata sull’isola vicina e il sistema ECMO (l’ossigenazione extracorporea a membrana) è stato quindi collegato al neonato presso l’Ospedale Universitario di Guadalupa – Pôle Parent-Enfant – consentendo il successivo elitrasporto d’urgenza.
Tutto si è realizzato nel migliore dei modi grazie alla stretta collaborazione del rianimatore pediatrico, il dottor Xavier Beretta-Piccoli, e del responsabile della cardiochirurgia pediatrica del CHU, il dottor Fabio Cuttone. Ma anche di Colibrì che, oltre ad essere uno dei simboli dell’isola della Martinica, è anche il nome di un innovativo sistema ECMO (l’ossigenazione extracorporea a membrana) di ultima generazione progettato e prodotto da Eurosets, azienda italiana del distretto biomedicale di Medolla (MO)
Si tratta di uno dei primi impianti di sistema trasportabile di ultima generazione completamente progettato anche per neonati e bambini. L’UMAC 972 (unità mobile d’assistenza circolatoria), il team costituito da rianimatore, cardiochirurgo e tecnico perfusionista dell’Ospedale Universitario della Martinica, unico nell’arcipelago caraibico per competenze e pregressa esperienza, è stato pioniere e protagonista del successo di questo caso.
Il neonato, ricoverato in Rianimazione Pediatrica del CHU della Martinica, è stato collegato al Colibrì per 5 giorni, svolgendo in parte la funzione meccanica del cuore e dei polmoni in attesa che riprendessero la loro normale funzione. Il bambino, completamente guarito dalla bronchiolite e ormai fuori pericolo, è stato successivamente dimesso per poi ritornare a casa dopo 15 giorni.
«Ringrazio l’ospedale di Martinica, Eurosets, la CTM (Comunità Territoriale della Martinica) e il progetto React-EU (Recovery assistance for cohesion and the territories of Europe – programma europeo di stanziamento fondi a supporto di progetti, tra cui iniziative in ambito sanitario (sia Guadalupa che Martinica sono «regioni ultraperiferiche» della Francia e dunque sotto l’Unione Europa) per aver consentito la realizzazione di questa rete di supporto, che regala finalmente ai bambini dell’arcipelago caraibico una strategia di salvataggio con tecnologia all’avanguardia» ha dichiarato il dottor Cuttone.
«È per noi una grande soddisfazione avere contribuito al successo di questo caso unico nel suo genere. Colibrì è il più leggero dispositivo salvavita, in grado di sostituire temporaneamente la funzione cardiaca e polmonare ed è l’unico sistema trasportabile di ultima generazione completamente progettato anche per neonati e bambini, grazie al lavoro di un team di ingegneri italiani»ha precisato Antonio Petralia, Vicepresidente esecutivo e Amministratore Delegato di Eurosets.
Un caso con una conclusione positiva, quindi, che non deve far dimenticare quanto sia importante vigilare su questa infezione. Il consiglio è infatti quello che in tutti i casi di cattiva ossigenazione, di difficoltà respiratorie o di rifiuto dell'alimentazione, si ricorra subito al Pronto Soccorso per un eventuale ricovero. Questo soprattutto se, come nel caso del piccolo della Martinica l’età è inferiore ai due mesi e se sono presenti patologie croniche, broncodosplasia, cardiopatie congenite, immunodeficienze, patologie neurologiche.