Sanihelp.it – Con l'arrivo dell'autunno, ci si inizia a preparare per una stagione di cambiamenti e riflessioni. Le giornate più corte e le temperature più fresche ci invitano a trascorrere più tempo al chiuso, il che rappresenta un'opportunità ideale per riflettere su come possiamo creare ambienti e attività educative che siano accoglienti e stimolanti per tutta la famiglia. Un approccio che può essere particolarmente utile in questo caso è l’hygge, una filosofia danese che promuove il benessere attraverso la semplicità e il comfort.
«Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di hygge soprattutto nell’arredo e nel design ma ciò che lo distingue dall’essere un trend del momento è proprio il fondamento educativo, pedagogico e psicologico fondato sul concetto del benessere» dice Giovanna Giacomini, pedagogista, formatrice e ideatrice di Scuole Felici.
«Si tratta di una vera e propria filosofia di vita che mira a migliorare la qualità, soprattutto in tempi moderni dove, la frenesia porta a vivere poco il qui e ora ma a essere proiettati sempre in avanti, togliendo così la possibilità di godere la bellezza del momento, la semplicità, l’autenticità e la connessione con se stessi e con gli altri» continua la pedagogista.
«L’hygge non ha nulla a che vedere con la perfezione, non significa avere la casa perfetta ma piuttosto di saperla vivere in maniera consapevole. Al centro c’è la serenità che può essere raggiunta semplicemente dedicando del tempo alla lettura, alla musica, a un film da vedere insieme, passeggiare nella natura e prendersi cura un po’ gli uni degli altri. Un altro aspetto fondamentale è quello della gratitudine perché è proprio il riconoscimento del fatto che ho buoni motivi per cui essere felice che mi conduce alla felicità come a qualcosa di concreto» prosegue Giacomini.
Anche se non c’è piena consapevolezza della filosofia hygge, basti pensare che tutti noi, chi più e chi meno l’abbiamo assaporata. Pensiamo alle tradizioni delle nostre famiglie, dei nonni o bisnonni. Riportiamo alla memoria le immagini attorno al focolaio domestico, ricordiamoci della qualità delle relazioni e dell’atmosfera che si respirava in famiglia. Il modello hygge è un’opportunità di rallentare e di vivere insieme dei momenti che siano autentici, lontani dalle distrazioni.
È un richiamo alle tradizioni dei nuclei familiari di un tempo, quelli numerosi. Cosa c’era di diverso? Ad esempio non c’era la tecnologia che separa e crea distanza. Oggi abbiamo proprio bisogno di questo e l’hygge diventa una sorta di medicina, di cura. Vivere secondo questa filosofia vuol dire rimettere al centro spazi di comunicazione aperta, fare qualcosa insieme, apprezzare i momenti di vita quotidiana. In questo modo si rafforzano i legami di coppia, di genitori e della famiglia. I bambini crescono in un ambiente sereno e armonioso imparando l’importanza dei piccoli gesti quotidiani.
Hygge: come trasformare la teoria in pratica
Per Giovanna Giacomini l’hygge può essere definita come una sorta di atmosfera calda e accogliente da riportare un po’ in tutti gli ambiti: nell’arredamento, nella cura di sé, nei viaggi e nell’educazione. Parlando proprio di quest’ultimo aspetto è possibile coinvolgere la famiglia nella messa in pratica di questa filosofia. Come?
Organizzando gli spazi.
Quando ci affacciamo al periodo autunnale e invernale diventa naturale passare più tempo in casa. Dobbiamo pensare alle mura domestiche come una sorta di tana e come tale deve essere accogliente. Da sempre i più piccoli amano costruire spazi all’interno della casa, pensiamo ad esempio ai fortini realizzati con i cuscini del divano o con qualsiasi altro materiale a disposizione, all’interno dei quali poter giocare e magari leggere un libro insieme a mamma e papà.
Costruire delle »tane» è quasi un bisogno primordiale. I bambini necessitano di spazi intimi e raccolti dove sentirsi a proprio agio e protetti. Ricreare un ambiente domestico che risponda a questo bisogno diventa qualcosa di adatto per grandi e piccini. Questo significa ridurre tutto il superfluo, soprattutto nelle camerette, in modo da non avere un ambiente iperstimolante, pieno di giochi e giocattoli. La scelta dei colori è fondamentale, prediligere toni caldi e naturali che infondano benessere e serenità. Possiamo creare degli angoli per i giochi, utilizzare delle ceste e contenitori per riporli magari suddividendoli per tipologia, è importante non metterli a disposizione del bambino tutti insieme ma selezionarli di volta in volta.
Gestendo il tempo.
Focalizzarsi sulla qualità. Proprio perché stiamo andando incontro a giornate fredde e piovose con lunghi weekend da passare in casa diventa necessario capire come gestire tutto questo tempo. La prima cosa da fare è spegnere la tecnologia (in primis gli adulti) o quantomeno limitarne l’uso. Concentriamoci sul presente. Creiamo una bella libreria per i bambini con volumi ai quali possono accedere facilmente, magari con materiali di recupero. Possiamo costruirla insieme.
La lettura condivisa è un momento molto importante per tutta la famiglia, determina veramente un tempo di qualità. Giocare insieme, prediligendo giochi da tavolo che incentivano la comunicazione e la collaborazione. Un’attività interessante è sicuramente cucinare insieme. Questa diventa l’occasione per riconnettersi come famiglia. Preparare una pietanza, mettere le mani in pasta, permette ai bambini di sviluppare la parte manipolativa affinando la coordinazione oculo-manuale e di prendere familiarità con le consistenze, i materiali, i pesi, le misure e le quantità, diventando un’importante fonte di apprendimento.
Curando i rituali
L’Hygge è fatto di routine regolari che infondono serenità. Pensando all’importanza della gratitudine possiamo ad esempio scrivere un diario in famiglia dove indicare perché siamo grati gli uni agli altri, rafforzando così i legami familiari. Definire un momento del tè o della tisana da condividere insieme può diventare un’occasione di discussione. Con ragazzi adolescenti possiamo pensare di utilizzare delle carte da gioco, ancora meglio se realizzate insieme, con delle domande, anche esistenziali, che spingono a riflettere e a confrontarci in modo che possano capire il nostro pensiero, il nostro punto di vista, cosa pensiamo noi adulti e che cosa pensano loro su tantissimi argomenti.
Rimanendo in contatto con la natura.
L’autunno è straordinario da questo punto di vista. Possiamo portare in casa tanti elementi naturali come foglie, legnetti e altro materiale destrutturato da utilizzare per creare collage, opere d’arte e oggetti. Materiali che il bambino può catalogare e classificare. Con bambini più grandi possiamo costruire dei libri dove, da un punto scientifico, descriviamo ad esempio a che famiglia appartiene un elemento, che caratteriste ha e così via. Non dimentichiamo poi le bellissime passeggiate da fare all’aperto immersi nei colori della natura che sta cambiando.