Sanihelp.it – Amy Olson, classe 1992, è una golfista professionista statunitense, tra le 156 concorrente in gara all’ultimo Us Women’s Open, importante torneo femminile svoltosi dal 6 al 9 luglio al Pebble Beach Golf Links di Pebble Beach in California. Nel 2020 arrivò seconda alla stessa competizione, mentre quest’anno non ha vinto, ma la sua partecipazione ha fatto comunque parlare, perché avvenuta al settimo mese di gravidanza.
Non è la prima golfista ad aver gareggiato a questo torneo col pancione: nel 2001 l'amatrice Brenda Corrie-Kuehn partecipò incinta di otto mesi, con la compagna di gioco Jennifer Greggain al quinto mese e nel 2018 è toccato a Stacy Lewis, incinta di quattro mesi. E anche in altri sport non sono mancati i casi celebri: per esempio nel 2012 Nur Suryani Mohd Taibi ha rappresentato la Malesia alle Olimpiadi, gareggiando nel tiro a segno all’ottavo mese.
«Quando ho scoperto di essere incinta, ho mandato un messaggio ad alcune delle mamme-giocatrici del LPGA Tour. Ho chiesto loro consiglio e tante mi hanno risposto che hanno giocato tra la 28esima e la 30esima settimana di gravidanza. La mia è una situazione particolare visto che quando scenderò in campo entrerò nella 31esima settimana» ha spiegato la stessa Olson. «Il golf, così come il diventare mamma, è sempre stato il mio grande sogno. Penso di essere in grado di poter fare entrambe le cose e non voglio certo metterle in contrasto tra loro».
In questi mesi di gestazione ha dovuto cambiare intensità e forma degli allenamenti, ma, come ha spiegato alla CNN, non intende considerare la gravidanza una malattia: «Non sono malata, sono incinta, il mio corpo è fatto per fare questo», anzi, «essendo un'atleta sono incredibilmente fortunata perché il fitness ha fatto parte della mia vita in modo naturale e penso che abbia aiutato la gravidanza ad andare bene».
Non ritiene di fare qualcosa di speciale: «Le donne lo fanno sempre. Voglio che altre donne che hanno attraversato tutto questo non abbiano le telecamere su di loro mentre svolgono il loro lavoro, mentre fanno quello che fanno ogni singolo giorno durante la gravidanza, voglio solo che la gravidanza e la vita siano celebrate». Spera comunque di poter essere un esempio positivo: «Adoro il fatto che le persone riconoscano che è difficile ma possibile. Spero che quando le altre donne mi vedono pensino sai una cosa, posso farlo anch'io». E ora a torneo concluso, purtroppo senza vittoria, inizia il suo congedo di maternità.