Sanihelp.it – Un giorno ho sentito per caso parlare di Marcello Di Lorenzo e di velaterapia. La curiosità mi ha spinta a cercare di rintracciarlo, per provare a farmi raccontare da lui cos’è e come funziona la velaterapia. Mi ha raccontato un’esperienza a mio parere formidabile.
Il movimento della velaterapia sta nascendo e si sta sviluppando in tutta Europa e ha già un suo Manifesto. Lo scorso novembre, infatti, è stato approvato dal Parlamento Europeo il Manifesto europeo della vela solidale, nel quale in dieci punti sono sanciti i principi che animano e ispirano l’idea che la vela è per tutti.
Il Dream, uno speciale tipo di barca, permette a tutti di poter veleggiare in completa sicurezza stando seduti. Proprio per questo anche i disabili motori possono provare questa emozione senza nessun tipo di problema. Costruita proprio per questo scopo, è facilissimo condurla anche per chi non ha mai avuto la possibilità di salire su una barca a vela.
Durante la navigazione, l’unica cosa sulla quale ti devi concentrare è la regolazione delle vele: ciò consente al cervello di estraniarsi completamente da tutto il resto. Sta proprio in questo passaggio la forza terapeutica della vela: a bordo siamo tutti indistintamente uguali, si condividono le stesse emozioni e gli stessi spazi, si diventa equipaggio, che è un legame più forte di quello rappresentato dalla squadra.
I corsi organizzati da Marcello si svolgono prevalentemente nel periodo primavera/estate per un totale di 10 lezioni che concorda assecondando le esigenze degli allievi e dei genitori.
In Italia, sono già parecchi i luoghi attrezzati allo scopo e il prossimo obiettivo di Marcello è quello di creare un passaggio all’Argentario, vista la sua posizione strategica al centro del Tirreno, per qualsiasi barca con disabili a bordo che percorra delle rotte con un transito vicino al promontorio.
Il suo sogno è quello di comprare un catamarano come quello di Andrea Stella (che è riuscito a tornare a veleggiare nonostante la sedia a rotelle, grazie al primo catamarano privo di barriere architettoniche) e portare in giro un messaggio di uguaglianza contro ogni tipo di discriminazione.