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Emorroidi in aumento: colpa di cibi etnici e pigrizia

Sanihelp.it – Cibi speziati, tipici degli happy hour e delle cucine etniche oggi di moda, un’elevata dose di alcolici e caffè possono provocare infiammazioni non gradite. Se poi ci si mette di mezzo lo stress e la vita sedentaria, i problemi rischiano di diventare seri. Sono questi i fattori di rischio dell’insorgenza o della riacutizzazione delle emorroidi.


Quello delle emorroidi è stato uno dei temi discussi nell’ambito dell’ultimo congresso della Società Italiana di chirurgia Ambulatoriale e Day Surgery di Rimini.

Colpiscono circa un italiano su 10, che non mette in atto adeguate misure di prevenzione per arrestarne il corso: non pratica attività fisica, non fornisce all’organismo l’adeguato apporto idrico, consuma poca frutta e verdura.

Poi è disattento ai primi sintomi: un iniziale prurito o un bruciore nelle zone critiche e un sanguinamento durante l’evacuazione. Trascuratezza significa progressione delle emorroidi che possono accompagnarsi a infezioni, dolore acuto o cronico, ragadi, ematomi o ascessi fino a un vero e proprio prolasso.

Una visita specialistica consente di optare per trattamenti innovativi e di rapida risoluzione – da terapie in regime di day hospital a tecniche chirurgiche, quali emorroidopessi con suturatrice meccanica o THD (dearterializzazione emorroidaria transanale) – che, specie se il problema è nelle fasi iniziali, consentono di essere più conservativi, garantendo un elevato successo di guarigione.

Le ultime innovazioni chirurgiche consentono, anche in caso di una affezione grave, di ricorrere a tecniche in regime di day surgery come il laser. In casi più complessi si possono valutare tecniche più invasive quali l’uso delle suturatrici automatiche. Abbiamo poi il metodo THD, indicato nei casi di sanguinamento e/o prolasso. In sostanza oggi è indicata una chirurgia tailored, cioè su misura.

Un aiuto importante e preventivo può arrivare dalla tavola, con la limitazione di spezie e condimenti piccanti, grassi e fritture, caffè e bevande alcoliche, specie se ad alta gradazione. Vanno invece privilegiati cibi contenenti fibre vegetali come verdura, cereali integrali, frutta e legumi, con almeno due litri di acqua che possono facilità la motilità intestinale.


La prevenzione si completa con un'attività fisica regolare, scegliendo fra jogging, ballo, marcia o ginnastica dolce, che rinforzano la regione pelvica, e l’abolizione di fumo e alcol.

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