Percezione di colori sbiaditi, visione offuscata, problemi con la luce e difficoltà a vedere di notte sono i sintomi della malattia che possono aggravarsi quanto più estesa e più intensa è l'opacizzazione del cristallino. Dal punto di vista medico gli oculisti classificano la patologia a seconda dell’età della comparsa, la cataratta quindi può essere definita senile se l’insorgenza si presenta dopo i 65 anni di età.
La cataratta giovanile compare invece in età più precoce ed è di solito è legata a un problema di metabolismo come il diabete mellito, o a malattie dermatologiche e infine si parla di cataratta congenita o infantile quando la malattia è presente alla nascita o si sviluppa nei primissimi anni di vita come conseguenza di malattie metaboliche come la galattosemia o reumatiche come l'artrite reumatoide giovanile. In caso di insorgenza durante l’infanzia, la cataratta può interferire con lo sviluppo della funzione della vista, ancora immatura e l'eventuale impianto di un cristallino artificiale in un occhio ancora in crescita pone gravi problemi e comporta in ogni caso la perdita del potere di accomodazione dell'occhio interessato.