È una palma fruttifera che può raggiungere anche i 25 m di altezza, si caratterizza per la presenza di più tronchi che si uniscono fra loro e tutta la palma può arrivare a coprire svariati metri quadri di superficie.
I suoi frutti (drupe) sono piccole bacche di forma arrotondata, di color porpora scuro, del peso medio di un grammo, non hanno buccia, ma un grosso nocciolo e una polpa dalla consistenza granulosa
Storia: La leggenda vuole che nel cuore della foresta amazzonica vi fosse una tribù afflitta da un grave problema, l’essere una tribù troppo numerosa.
Per questo motivo il capo tribù Itaka decise di far uccidere tutti i neonati e non ebbe pietà neppure di suo nipote, il bambino nato da sua figlia Iaça.
Distrutta dal dolore Iaça si ritirò nella sua tenda a piangere e a implorare gli dei che non avevano impedito a Itaka di uccidere il bambino, fino a quanto sentì il pianto del suo bambino. Corse fuori dalla tenda, ma vide al posto del bambino, una pianta alta carica di frutti a forma di bacche.
Il giorno dopo trovarono Iaça ai piedi della palma morta che indicava le bacche dell’albero.
Il capo tribù chiamò i frutti commestibili della palma Açai, in memoria della figlia e non uccise più neonati perché la sua gente poteva sfamarsi con l’açai.