Ginepro



Autore: Angela Nanni
Data inserimento: 28-12-2015

È un arbusto o piccolo alberello sempre verde che può raggiungere anche i 9 metri di altezza, ha una corteccia bruno-rossastra e foglie di tipo aghiforme e molto pungenti, riuniti a gruppi di tre. Fiorisce in marzo e i suoi fiori sono molto profumati e dai cromatismi verdastri. I frutti del ginepro sono comunemente indicati come bacche maturano in due anni e in autunno si possono trovare piante con frutti maturi di colore blu-viola dell’anno precedente e frutti acerbi verdi che sono quelli dell’anno corrente.


Storia  Storia
Storia Storia:
L’origine del nome “ginepro” è ancora incerta secondo alcuni deriva dal celtico Juneprus secondo altri dal latino Junior. Sicuramente è stato utilizzato fin dall’antichità per le sue proprietà curative: nel “De re rustica” di Catone si consigliava un vino di ginepro contro i mali dell’apparato genito-urinario. Più anticamente l’uomo primitivo ne bruciava i rami e le foglie credendole magiche e propiziatorie. Nei villaggi di montagna ancora oggi si appendono rami di ginepro e si bruciano le bacche per allontanare gli spiriti, profumare l’ambiente e cacciare gli insetti. Il ginepro sicuramente è largamente utilizzato in cucina come spezie e per farne liquori e distillati




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