Sanihelp.it – La maggior parte delle donne in età riproduttiva sperimenta, almeno una volta nella vita, qualche tipo di disturbo nel periodo che precede il ciclo. Tuttavia, circa il 10% delle donne manifesta sintomi premestruali che influenzano pesantemente la qualità di vita, una condizione definita sindrome premestruale (PMS).
La diagnosi di PMS è basata sul riscontro di almeno cinque dei diciassette sintomi fisici e psicologici che caratterizzano questa condizione, e che comprendono depressione, ansia, sbalzi d'umore, irritabilità, scarsa concentrazione, stanchezza, aumento dell'appetito, disturbi del sonno, mal di testa, tensione mammaria, gonfiore e aumento di peso.
Nonostante le cause di insorgenza non siano ancora del tutto chiare, le ipotesi più accreditate indicano nelle fluttuazioni ormonali le dirette responsabili della sindrome premestruale, tradizionalmente trattata con terapie farmacologiche volte ad alleviare l’intensità dei sintomi.
Ma accanto alla somministrazione di farmaci e all’adozione di un’alimentazione controllata (e quindi povera di alcol, caffeina, zucchero, sale e grassi di origine animale) ed un’attività fisica costante (accorgimenti che possono già contribuire a limitare gli effetti della PMS), è stato dimostrato come anche l'agopuntura possa rivelarsi un’opzione terapeutica molto efficace per correggere gli squilibri ormonali e limitarne così i fastidiosi effetti.
Secondo la teoria della Medicina Tradizionale Cinese infatti, la sindrome premestruale sarebbe dovuta principalmente a disturbi funzionali del fegato, della milza e dei reni, responsabili dell’insorgenza di blocchi energetici all'interno del corpo: ma grazie all’agopuntura sarebbe invece possibile aprire i canali di scorrimento del qi (ovvero dell'energia che scorre nell'uomo) e ripristinare un corretto bilanciamento energetico nell’organismo.
Anche la medicina occidentale ha riconosciuto l'efficacia dell'agopuntura, una conclusione che risulta però basata sulle evidenze cliniche raccolte da ricercatori e scienziati: secondo gli studi in materia infatti, l’infissione superficiale di piccoli aghi metallici in precisi punti del corpo potrebbe alleviare l’intensità dei sintomi di oltre il 50%, contribuendo a ridurre l’infiammazione, favorire il rilassamento e aumentare i livelli di endorfine (l’ormone della felicità) e del neuropeptide Y, entrambi fattori utili a contrastare gli stati affettivi negativi.