Sanihelp.it –Interessa dall’1 al 3% della popolazione e si manifesta con placche in rilievo arrossate, rivestite da squame biancastre. La psoriasi, di cui si è appena celebrata la Giornata Mondiale con una serie di eventi virtuali, è una malattia complessa di cui chi ne soffre spesso non ne parla per un senso di vergogna.
A causare la comparsa delle chiazze che caratterizzano la malattia è la perdita del controllo della replicazione delle cellule. «La produzione da parte dell’organismo di una quantità superiore al normale di sostanze pro-infiammatorie fa sì che le cellule si replichino ogni 14 giorni, quando invece normalmente dovrebbero replicarsi ogni 28 giorni» spiega la dottoressa Elisabetta Sorbellini, specialista in dermatologia e consulente del laboratorio HMAP di Giuliani.
«Le cellule che vengono replicate ogni 28 giorni affiorano sulla cute quando hanno terminato la propria maturazione: sono quindi prive di nucleo, leggere e non rimangono depositate sulla pelle» continua la dermatologa.
«Se le cellule si rinnovano ogni 14 giorni, come succede in chi soffre di psoriasi, sono ancora dotate di nucleo e questo ne provoca l’accumulo sulla superficie dando luogo alla formazione di squame» continua l’esperta.
Nella sua forma classica a placche, la psoriasi tende a manifestarsi soprattutto in alcune aree del corpo come i gomiti, le ginocchia e la zona lombare. «Arrossate e desquamate, le chiazze che contraddistinguono il disturbo, sono abbastanza circoscritte e risultano dure al tatto» prosegue la dottoressa Sorbellini. Pur non essendo una malattia genetica, è più probabile soffrire di psoriasi se almeno un altro componente della famiglia ne soffre oppure è affetto da malattie immunologiche come l’alopecia areata o la vitiligine
Pur non essendoci una causa associabile a questa patologia in modo univoco, ci sono alcuni fattori che, nelle persone predisposte, ne favoriscono la comparsa. Il principale è lo stress, ma le chiazze possono comparire anche a seguito di seri traumi come incidenti stradali, uso di determinati farmaci, soprattutto corticosteriodi, ma anche betabloccanti e per infezioni da streptococco.
Sono comunque tante le forme in cui può manifestarsi. La psoriasi guttata, che ha una maggiore incidenza fra i giovani e che è spesso conseguente a un’infezione da streptococco, è caratterizzata da piccole chiazze concentrate soprattutto sul tronco.
Tipiche della forma palmoplantare, invece, sono evidenti callosità, associate a desquamazione e arrossamento, che possono causare tagli nella pelle.
La forma seborroica infine comporta sintomi simili a quelle della dermatite seborroica con infiammazione, prurito, dolore, ma si manifesta in altre aree del corpo come le unghie o attorno alle orecchie. È collegata invece all’artrite reumatoide l’artrite psorisiaca che può interessare una o più articolazioni del corpo.
Per diagnosticare la psoriasi è sufficiente una visita dal dermatologo che può indicare la cura più appropriata. «Grazie a innovativi farmaci biologici è possibile inibire le proteine che favoriscono l’alterazione dei tempi di replicazione delle cellule» spiega la dermatologa.
«Per migliorare l’aspetto delle chiazze è poi utile l’uso topico di creme a base di vitamina D e betametasone. Ha lo stesso effetto la fototerapia con raggi ultravioletti Uvb che riduce anche le dimensioni delle chiazze. Il ricorso alla fototerapia deve però essere breve, per non esagerare con l’assorbimento dei raggi Uvb» raccomanda la dottoressa Sorbellini.