Sanihelp.it – La pulizia di un ambiente è una pratica corretta, soprattutto in una società evoluta e civile come la nostra. Per godere in tutta tranquillità di uno spazio casalingo, così come di un ambiente di lavoro, non si può prescindere dalle cure igieniche, da riservare ai luoghi dove viviamo ed operiamo.
Oggi poi, a fronte dei numeri raggiunti dall’epidemia di Coronavirus, la necessità di rendere gli ambienti ancora più sani deve diventare una costante.
Il Coronavirus, come ricordano i medici e l’intero comparto sanitario, non è in grado di resistere a lungo sulle superfici e negli ambienti, per questo è determinante garantire una pulizia profonda anche in un ambito come quello casalingo.
Per i luoghi di lavoro, gli uffici pubblici, le aziende ed in particolar modo gli ospedali, è necessario andare oltre una semplice operazione di pulizia, rendendo costanti procedure di disinfezione e soprattutto di sanificazione, specie laddove è conclamata la presenza di casi di positività a virus o malattie infettive.
La sanificazione, lo ricordiamo, comprende un ampio range di operazioni, che prevedono pulizia e disinfezione, ma sono in grado di andare oltre, ristabilendo il livello di vivibilità di un ambiente.
Si parte dal considerare parametri quali la presenza di batteri o agenti contaminanti, per passare a polveri, grado di umidità, temperatura e ventilazione, secondo le indicazioni previste dal Ministero della Salute.
Prodotti specifici a garanzia di un buon livello di sanificazione
Sanificare un ambiente prevede l’utilizzo di prodotti specifici, per garantirsi una detersione profonda ed uno standard igienico adeguato, soprattutto a fronte dell’uso che si fa dello spazio. Una sanificazione ad ampio spettro si rende necessaria negli ambienti di lavoro, per eliminare il carico microbico che si è depositato sulle superfici e nell’ambiente, in caso di palesi presenze di contagio.
I corretti processi di sanificazione considerano proposte evolute, che vanno ben al di là del semplice utilizzo di un prodotto chimico, al quale si preferisce l’uso di una soluzione naturale ed ecologica. Considerando le proposte più innovative scopriamo che le soluzioni artificiali e sintetiche cedono il passo a modelli di sanificazione profonda incentrati sull’utilizzo di processi di fotocatalisi, trattamenti all’ozono, un ampio ricorso all’idrogeno vaporizzato e non ultimo l’impiego di vapore acqueo e di disinfettanti bio su base probiotica.
La sanificazione in linea con le indicazioni del ministero della Salute
Il tema della sanificazione viene ripreso dal decreto del 4 marzo 2020 e prevede interventi specifici per disinfettare i luoghi pubblici e quelli frequentati da più persone, primi fra tutti i posti di lavoro.
Se in un ambiente domestico è bene mantenere un corretto grado di igiene, gli ambienti aperti al pubblico sono oggetto di tutta una serie di norme, diverse perché calibrate alle tante realtà quali ristorazione, ospedali, mezzi di trasporto pubblico, scuole e tanto altro ancora.
Quando è necessario effettuare la sanificazione
Ci sono ambienti in cui la semplice pulizia non è sufficiente e per i quali la sanificazione diventa una procedura ordinaria. Oggi, in seguito all’epidemia di Coronavirus, è di rigore effettuare operazioni di sanificazione in ambienti di lavoro, strutture sanitarie e ricettive, ospedali, centri per anziani, scuole e spazi dedicati al settore alimentare.