Sanihelp.it – L’incidenza di raffreddore e influenza in Italia è del 94%, con 4 persone su 5 che si ammalano almeno due volte all’anno: è quanto emerge da una ricerca condotta da Ipsos per Vicks. I sintomi durano dai 3 ai 5 giorni per i due terzi degli intervistati, solo per il 18% appena 1 o 2 giorni. In media, quindi, si può parlare di 4.3 giorni di malattia. Circa 2 intervistati su 3 soffrono di più di un sintomo: mal di gola (17%), tosse (16%) naso che cola (15%) e congestione nasale (13%) sono i più fastidiosi.
Quando questi malanni affliggono gli italiani, non dormire è la preoccupazione numero uno. Per il 60% raffreddore e influenza compromettono in primis la possibilità di dormire bene la notte e impattano negativamente sulle attività diurne, dal lavoro (45%) alla possibilità di godersi la giornata (33%).
Gli italiani sono preoccupati di come questi malanni possano interferire con le loro performance: il 22% teme le conseguenze di una notte insonne e, dopo una notte senza sonno, il 25% sostiene che potrebbe non avere le stesse energie di sempre, il 24% che farebbe più fatica a svegliarsi la mattina, il 23% che potrebbe non essere in grado di concentrarsi mentre il 16% afferma che durante il giorno potrebbe avere bisogno di un riposino. Del resto, quasi tutti gli intervistati (90%) si svegliano di notte, il 50% una o due volte a notte, principalmente per via della tosse (35%) o del naso chiuso (19%).
Gli italiani si ammalano più facilmente rispetto a francesi (81%) e tedeschi (82%). Sono però anche i primi a sentirsi meglio: in media i giorni di malattia sono 4, mentre per i francesi sono 5 e per i tedeschi addirittura 5.5. Ben il 97% dei francesi si sveglia a causa di questi malanni, il 58% almeno un paio di volte a notte. Anche il 52% dei tedeschi si sveglia per una o due volte.
Spesso raffreddore e influenza costringono ad assentarsi dal lavoro: il 21% si assenta per un paio di giorni, il 22% per circa 3 o 4 giorni, il 12% per più di 5 giorni. Il 32% invece va regolarmente a lavorare perché ritiene che tosse e raffreddore non giustifichino l’assenza (34%) o che potrebbero avere troppi arretrati al ritorno (24%). Peggio di noi i tedeschi con il 65% che rimane a casa per in media 3.8 giorni, molto più virtuosi i francesi con il 37% che non va a lavoro solo per 1.4 giorni.