Sanihelp.it – L’artrite reumatoide è una malattia cronica che determina dolore, gonfiore e rigidità articolare che limitano la mobilità e la funzionalità delle articolazioni.
Secondo le stime disponibili la metà dei pazienti con artrite reumatoide evidenzia vari gradi di invalidità o non autosufficienza entro 20 anni dall’inizio della malattia e se la stessa non viene curata in maniera ottimale si instaura disabilità nell’80% dei casi.
Quando i livelli di infiammazione non vengono tenuti debitamente sotto controllo è abbastanza comune notare un aumento di incidenza delle malattie cardiovascolari, poiché l’artrite rappresenta un fattore di rischio per la condizione.
Non può che essere accolto positivamente, dunque, l’arrivo anche sul mercato italiano di una nuova molecola, il baricitinib, che trova indicazione per tutti i pazienti affetti da artrite reumatoide che non ottengono miglioramenti significativi o non tollerano il trattamento con i farmaci biologici antireumatici, tra cui anche il metotrexate.
Questa nuova molecola, nel corso dei numerosi studi clinici di cui è stata protagonista, ha evidenziato di funzionare molto bene sulla progressione del danno articolare, del dolore e della rigidità articolare; si somministra inoltre per os anziché sottocute o intramuscolo, come succede per gli altri farmaci attualmente disponibili.