Sanihelp.it – Secondo uno studio di un team di ricercatori dell’Imperial College di Londra, in collaborazione con l’Organizzazzione mondiale della sanità (Oms), effettuato sui 35 Paesi più industrializzati, l’aspettativa di vita media degli esseri umani continuerà a crescere e, nell’arco di 10 anni, ossia intorno al 2030 toccherà la soglia degli 85 anni per gli uomini e, addirittura, dei 90 per le donne.
Secondo l’indagine, pubblicata sulla rivista scientifica Lancet, tra le appartenenti al ‘gentil sesso’ le prime a tagliare il traguardo dei 90 anni saranno le sud-coreane: nessuno, maschio o femmina, potrà statisticamente sperare in un’esistenza più longeva della loro. Una neonata che nascerà a Seul nel 2030 avrà un’aspettativa di di vita di 90 anni e otto mesi, contro gli 84 e due mesi per una bambina nata nella stessa città nel 2010; ciò significa che in due decenni, lo spazio di una generazione, l’aspettativa media di vita in Corea del Sud crescerà di sei anni.
Il fenomeno sarà comunque analogo ovunque, con un miglioramento dell’aspettativa di vita tra i 3 e i 5 anni; subito dopo la Corea del Sud avremo: Francia (88,5 anni), Giappone (88,41), Spagna (88,07), Svizzera (87,70), Australia (87,57), Portogallo (87,52), Slovenia (87,42), Italia (87,28) e Canada (87,09); queste le prime dieci. Per ciò che concerne gli uomini la top 10 sarà così costituita: al primo posto di novo la Corea del Sud (84,07 anni), seguita da Australia (84), Svizzera (83,95), Canada (83,89), Olanda (83,69), Nuova Zelanda (83,59), Spagna (83,47), Irlanda (83,22), Norvegia (83,16) e infine Italia (82,82).
Stando allo studio, i Paesi in testa alla classifica si distinguono per avere una buona istruzione e una buona sanità pubblica, così come un regime alimentare salutare e uno stile di vita non sedentario. «Di certo c’è – dichiara il professor Majid Ezzati dell’Imperial College – che la ripetuta affermazione secondo cui i progressi nel campo della longevità stanno per concludersi si è rivelata falsa. Molti ritenevano che 90 anni fossero l’apice della aspettativa di vita a cui l’uomo può aspirare, ma la nostra ricerca suggerisce che supereremo anche questa barriera. Non credo che siamo arrivati nemmeno vicini al punto massimo della aspettativa di vita, ammesso che esso esista».