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Nobel per la medicina 2015: vincono Campbell, Omura e Tu

Sanihelp.it – «Poi, un anno dopo, Kissinger divenne segretario di Stato al posto di Rogers. A Stoccolma, gli dettero perfino il premio Nobel per la Pace. Povero Nobel. Povera Pace». Così scriveva la grande giornalista Oriana Fallaci riguardo l'ambizioso premio ricevuto da un personaggio controverso come il politico statunitense. Di tanto in tanto le decisioni della Fondazione di Stoccolma sono soggette a feroci polemiche: tuttavia, per quel che riguarda il premio per la Medicina, solitamente le scelte risultano maggiormente condivisibili dalla comunità scientifica specializzata. È stato il caso di John O'Keefe, May-Britt Moser ed Edvard Moser, che l'anno scorso hanno vinto il Nobel per la scoperta, nel nostro cervello, di una sorta di «gps» biologico che ci permette di orientarci e riconoscere le coordinate spaziali.


Quest'anno, a ricevere l'ambito riconoscimento, sono stati William C. Campbell, Satoshi Omura e Youyou Tu: una scelta ben precisa da parte degli esperti del Karolinska Institutet di Stoccolma, che hanno inteso premiare studi che riguardano malattie che colpiscono le popolazioni più povere. L'irlandese Campbell e il giapponese Omura, in particolare, hanno compiuto importanti scoperte nell'ambito delle infezioni da parassiti, scoprendo un medicinale, l'Avermectina, largamente efficace contro questo tipo di patologie, in particolare la cecità fluviale e la filariasi linfatica, poco conosciute nel mondo occidentale ma ampiamente diffuse in Africa, Asia, Centro e Sud America, riducendone in maniera decisiva l'incidenza; mentre la cinese Tu ha condotto ricerche per una nuova terapia contro la malaria, andando a scoprire a partire da erbe asiatiche l'Artemisina, sostanza che diminuisce la mortalità dei pazienti colpiti dalla malattia fino al 30%. Si stima che questa nuova classe di farmaci determini la salvezza, solo in Africa, di 100 mila persone ogni anno: una cifra davvero ragguardevole.

Raggiunto al telefono dallo staff del Premio Nobel, Omura ha raccontato con estrema umiltà come la scoperta che gli è valsa l'onorificenza sia avvenuta quasi per caso all'interno di un campo da golf, dove ha identificato il microrganismo alla base dell'Avermectina. Mentre il primo ministro cinese in persona si è voluto congratulare personalmente con la Tu, dodicesima donna a ricevere il premio Nobel che in passato fu conquistato anche dalla nostra Rita Levi Montalcini: «La vittoria del premio da parte di Tu – si legge in una nota ufficiale del Premier Li – indica la prosperità della Cina e il progresso in campo scientifico e tecnologico, segnando un grande contributo della medicina tradizionale cinese alla causa della salute dell'uomo». Tu è la prima cittadina cinese a ricevere l'ambito premio.

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