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Sesso, due donne su tre si dichiarano insoddisfatte

Sanihelp.it – Edwige Fenech è entrata nell'immaginario collettivo come regina delle commedie erotiche anni '70: non è certo ricordata per le sue perle di saggezza, quanto per aver fatto sognare milioni di italiani col suo corpo ed il suo fare maliziosamente ingenuo. Tuttavia è proprio dell'attrice franco-algerina il seguente aforisma: «in fondo la gente non vuole il sesso, vuole soprattutto poterlo raccontare», arguta considerazione di quanto l'accoppiamento non sia solo una questione fisica, ma anche sociale.


La gente non vuole il sesso, vuole soprattutto poterlo raccontare: ed i racconti degli uomini a riguardo risultano spesso immaginifici, volti ad esaltare le proprie doti di latin lover, o di serial lover, cosa che gli permette di mettere in evidenza una sbandierata virilità. Distinguere la realtà dalla fantasia rappresenta sovente un'impresa titanica: forse l'unico modo sarebbe andare ad interrogare la partner del suddetto dongiovanni, per verificare se le due versioni combaciano o se si tratta, piuttosto, di semplice vanagloria.

È quello che hanno fatto i ricercatori della Società Italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità, o SIAMS, che durante una conferenza tenutasi a Cagliari hanno presentato i risultati di uno studio condotto su circa 3000 ragazze tra i 18 e i 35 anni: interrogate riguardo l'appagamento nella sfera sessuale, circa due donne su tre si sono dichiarate insoddisfatte. Un brutto colpo per l'autostima degli uomini, che tendono a negare il problema mentendo a sé stessi, oltre che agli altri, e facendo finta di niente.

Infatti, secondo la stessa indagine, solo il 20% dei maschi ritiene che i problemi sessuali possano essere affrontati e risolti assieme al proprio partner, rivolgendosi a chi di dovere, sia esso un dottore o uno psicologo: una statistica che rivela una notevole differenza in merito rispetto alle controparti femminili, per cui la percentuale sale al 57%, fino a giungere addirittura al 95% in caso di disfunzione erettile, mentre un uomo su quattro ritiene addirittura che la responsabilità di trovare una soluzione ad una tale condizione debbano essere esclusivamente le donne.

Una tendenza che rivela dunque un profondo disagio all'interno dell'animo del maschio, che porta ad affrontare in maniera totalmente sbagliata certi problemi che potrebbero essere invece tranquillamente risolti se fronteggiate in maniera più salutare: cosa che tra l'altro non aumenterebbe la soddisfazione solo della partner, ma sarebbe anche motivo di giovamento personale.

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