Sanihelp.it – Il sistema nervoso periferico è quell'insieme di nervi che collegano l'encefalo ed il midollo spinale al resto dell'organismo. Esso si suddivide in due categorie: la prima, definita sensoriale, recepisce informazioni dall'ambiente esterno e trasporta al cervello le indicazioni del corpo; la seconda, definita motoria, si divide anch'essa in due parti, definite somatica nel caso di segnali diretti ai muscoli scheletrici, che riguardano per lo più movimenti volontari, e autonoma, che concerne le reazioni involontarie generate dal sistema simpatico e parasimpatico. Com'è facile intuire, danni al sistema nervoso periferico, dovuti a traumi, incidenti o neuropatie, possono comportare pesanti impedimenti ad una persona: dalla sensazione di formicolio costante, a vere e proprie difficoltà nella coordinazione dei gesti.
Uno studio canadese ha però mostrato come le lesioni nervose possano essere riparate. La rivista specializzata Nature Communications ha pubblicato recentemente la scoperta dei ricercatori della University of Calgary's Hotchkiss Brain Institute, che ha svelato il ruolo predominante di una molecola presente nell'organismo per la ricostruzione delle fibre danneggiate: si tratta del retinoblastoma, una proteina presente nei neuroni che agisce da freno inibitore affinchè la crescita cellulare non risulti eccessiva. Partendo dalla considerazione che il tumore è causato proprio da uno sviluppo cellulare anomalo, e che proprio a questo scopo il cancro disattiva la funzionalità del retinoblastoma, si è giunti alla conclusione che riprogrammando questa proteina si può indurre la ricrescita nervosa laddove sia insorta una lesione. Dunque, paradossalmente, si possono riparare i danni al sistema nervoso periferico mimando l'azione del peggior nemico della salute dell'uomo.
Ma questo potrebbe essere solo il primo passo. Promuovendo infatti la crescita cellulare, se l'inibizione controllata del retinoblastoma, così chiamato perché scoperto durante lo studio della malattia omonima, risultasse funzionante per quanto riguarda il sistema nervoso periferico, si potrebbe allargare tale terapia anche al sistema nervoso centrale e, eventualmente, come metodo di combattimento dei tumori. Al momento, però, la sospensione della funzionalità del retinoblastoma è consigliata solo per un brevissimo periodo di tempo, proprio per mantenere intatta la funzione preventiva nei confronti del cancro della preziosissima proteina.