Sanihelp.it – Tutti i genitori dovrebbero ambire a mettere i propri figli nelle migliori condizioni per crearsi un'esistenza il più possibile soddisfacente e indipendente, per esempio insegnando loro i valori su cui improntare la propria vita e pagandogli il percorso di studi che più si addice alle loro caratteristiche e alle loro predisposizioni naturali. Tuttavia, spesso, finché i nostri giovani rimangono in casa, vengono trattati un po' come bambini, cosa che impedisce di andare ad educarli per il momento in cui lasceranno il nido: al contrario il giorno dell'abbandono, per motivi di studio, di lavoro o di convivenza con il partner, sovente è vissuto come uno shock, un trauma.
Secondo uno studio promosso dalla casa farmaceutica Lundbeck, infatti, le madri di mezza età i cui figli sono usciti oramai di casa stanno diventando la «categoria di bevitrici abituali in maggiore espansione», per utilizzare le parole che la dottoressa Sarah Jarvis, consigliera della organizzazione non-profit Drinkaware, ha affidato in questi giorni al Daily Mail. Circa i due quinti delle intervistate hanno infatti ammesso di assumere un livello di alcolici più elevato rispetto ai loro pargoli oramai cresciuti; mentre il 25% ha ammesso di aver aumentato il consumo di alcolici da quando i figli hanno abbandonato il loro nido.
Si tratta di una tendenza per certi versi opposta rispetto a quella che si riscontra tra i giovani, che oggigiorno preferiscono il cosiddetto «binge drinking» durante il weekend per esser più morigerati nel corso della settimana: le madri tra i 45 e i 64 anni, al contrario, magari non arrivano ad ubriacarsi, ma ciò nonostante consumano alcolici a cadenza quotidiana, superando comunque di gran lunga il dosaggio massimo consigliato. Tale tendenza, secondo gli esperti, è dovuta anche al fatto che oramai è ritenuto moralmente più accettabile bere in casa piuttosto che al pub. «Molte di queste madri – continua la dottoressa Jarvis – ignorano il fatto che due bicchieri di vino ogni giorno possono fare male quanto un'abbuffata alcolica del weekend, se non addirittura di più».
Il sondaggio, condotto da YouGov su 500 madri sopra i 45 anni e i cui figli sono oramai usciti di casa, promosso appunto dalla casa farmaceutica Lundbeck che tra le altre cose produce un farmaco che inibisce la voglia di alcolici, ha mostrato come il 28% delle intervistate ritenesse di bere di più dei propri pargoli, mentre il 14% affermava di bere più o meno nelle stesse quantità. Il 25% ha inoltre affermato di assumere più alcolici da quando il figlio aveva lasciato l'ovile: ma ciò nonostante, addirittura il 95% dei soggetti ha affermato che non ritenesse tale abitudine di detrimento alla propria salute.