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Vaccinazione antinfluenzale: meglio non aspettare

Sanihelp.it – La nuova stagione influenzale è alle porte e, dopo un inizio di autunno con temperature ancora calde, ci avviciniamo al periodo caratterizzato dalla circolazione del virus dell’influenza e dei virus simil-influenzali.


È partita in questi giorni la campagna per il vaccino anti-influenzale raccomandato per tutta la popolazione e in particolar modo per le categorie più a rischio come bambini, anziani sopra i 60anni e persone con patologie croniche per le quali, le complicanze legate all’influenza, possono rappresentare un rischio importante.

Nella passata stagione la copertura della vaccinazione influenzale nella popolazione generale è stata del 20.2%, percentuale molto lontana dalla raccomandazione del Ministero della Salute che indica come soglia il 75% come obiettivo minimo e il 95% come obiettivo ottimale.

In Italia si stima che l’influenza stagionale causi ogni anno circa 8000 decessi in eccesso, di cui 1000 per polmonite e influenza e altri 7000 per altre cause.

L’84% dei decessi riguarda persone di eta ≥ 65 anni.

«ll modo migliore per prevenire l’influenza è aderire alla campagna di vaccinazione, secondo i criteri adottati dalle Regioni e indicati dal Ministero della Salute. Una forte raccomandazione per i soggetti più fragili, ma anche un invito alla popolazione sana e più giovane. Non dobbiamo dimenticare che viviamo in comunità e che chiunque può essere un veicolo di trasmissione inconsapevole verso le persone che devono essere maggiormente protette. Quest’anno ci aspettiamo una stagione di media intensità con ca 5-6 milioni di casi a cui aggiungere tra gli 8 e i 10 milioni di forme derivate dagli altri virus respiratori» afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, Direttore della scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva dell’Università degli studi di Milano e Direttore sanitario d’azienda dell’IRCCS ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano.

 

Dal 2015 Osservatorio Influenza è impegnato a fare informazione e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del vaccino influenzale, accogliendo e dando risposta alle domande del pubblico, e mettendo in primo piano le notizie di maggiore attualità toccando anche tematiche satellitari all’influenza come l’impatto delle forme para-influenzali dovute agli oltre 250 virus e le varianti del Covid-19 che circolano durante la stagione invernale, e le corrette abitudini per allontanare il rischio di contagio.

«Siamo una popolazione più attenta, questo è l’insegnamento che la recente pandemia ci ha lasciato. Le abitudini adottate nell’emergenza come l’igienizzazione delle mani, l’utilizzo della mascherina, la gestione più attenta degli spazi sono aspetti fondamentali per limitare la diffusione dei virus, che molte persone hanno reso parte della propria routine. La vaccinazione influenzale chiude un cerchio virtuoso che rafforza il muro della protezione»  conclude il Prof. Fabrizio Pregliasco.

La vaccinazione, che è gratuita, è rivolta in particolare a donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza, a soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, a soggetti di età pari o superiore a 65 anni, agli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo.

Viene anche raccomandata ai donatori di sangue, ai bambini sani nella fascia di età tre i 6 mesi e i 6 anni e vista la contemporanea presenza del covid anche ai soggetti di età compresa tra i 60 e 64 anni.

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