Sanihelp.it – La giornata mondiale del diabete, si svolge anche quest’anno il 14 novembre ed è l'occasione per far conoscere la malattia che nel mondo interessa 1 persona su 10.
È stata scelta come data proprio il 14 novembre, perché il 14 novembre coincide con la nascita di Frédéric Grant Banting, nato nel 1891 che scoprì l'insulina nel 1921 insieme al collega Charles H. Best.
Anche per il 2023 il messaggio è #knowyourrisk, knowyourresponse (conosci il tuo rischio, conosci la tua risposta).
Le iniziative per la Giornata Mondiale del Diabete in Italia sono promosse in collaborazione tra FeSDI – Federazione delle Società Scientifiche Diabetologiche Italiane, costituita da SID – Società Italiana di Diabetologia e AMD – Associazione Medici Diabetologici, e Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili.
L’international Diabetes Federation dell’OMS per prima, nel 1991 ha lanciato l'iniziativa di illuminare i principali monumenti e punti di attrazione delle città di blu per sensibilizzare sulla patologia diabete.
Il blu, infatti, è il colore delle Nazioni unite e del cielo sopra tutti i popoli che bisogna immaginare uniti verso l'obiettivo comune di sconfiggere la malattia e le sue complicanze.
Obiettivo della giornata non è solo ricordare i pazienti ma ispirare e sollecitare l'ideazione di nuove attività sia in termini di ricerca che di strategie politiche e sociali.
Nella capitale si passeranno il testimone diversi luoghi iconici, illuminati ad intervalli di 20 minuti ciascuno, ovvero: Osp. Fatebenefratelli Isola Tiberina– Arco Di Giano – Tempio Di Portuno – Tempio Di Ercole – Teatro Marcello – Colosseo – Statua Mazzini – Fontana Dell'acqua Paola – Arco Di Costantino – Cerchio Galleria D'arte Moderna – Piazza Della Repubblica – Piramide Cestia – Statua Garibaldi – Tempio Di Saturno.
In particolare, si è voluto illuminare di blu anche l'Isola Tiberina e l’Ospedale dove lavorava, per ricordare la dottoressa Simona Frontoni, socia SID, docente dell’Università di Roma Tor Vergata, recentemente scomparsa, che ha lasciato un vuoto di professionalità, empatia e attenzione ai pazienti.