Sanihelp.it – Pronto diabete 2024 è un’iniziativa di sensibilizzazione nazionale patrocinata dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) e dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD), con l’adesione di Diabete Italia e Sistema Farmacia Italia e in partnership con AstraZeneca per invitare i circa 4 milioni di pazienti con Diabete di Tipo 2 in Italia, sull’importanza di tenere sotto controllo la propria patologia nell’ottica di migliorare la sua gestione, promuovere una corretta informazione ed educazione del paziente e prevenire l’insorgenza delle complicanze renali e cardiovascolari incentivandone una diagnosi precoce.
L’iniziativa dal 10 al 28 giugno giugno fornisce la possibilità per le persone con Diabete Mellito di Tipo 2 di recarsi presso le farmacie di comunità che su base volontaria hanno deciso di aderire all’iniziativa, di effettuare screening diagnostici per la prevenzione e valutazione del rischio renale.
«Il Diabete di Tipo 2 è tra le patologie a più elevato impatto economico e sociale: in Italia, si stima siano quasi 4 milioni i pazienti diagnosticati (il 6,6% della popolazione) cui si aggiunge un sommerso di oltre un milione di persone che non sanno di averlo e altri 4 milioni che rischiano di svilupparlo- fa notare il Prof. Riccardo Candido, Presidente AMD- Il Diabete di Tipo 2, in particolare, la forma più diffusa che riguarda oltre il 90% dei casi, è una patologia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), e con un'elevata prevalenza di malattia cardiorenale, scompenso cardiaco nel 6%–27% e malattia renale cronica nel 30%–40%. Scompenso cardiaco e malattia renale cronica sono condizioni gravi che, separatamente e in combinazione, sono associate a un elevato rischio cardiovascolare e di mortalità e un incremento dei costi sanitari, in particolare nelle persone con diabete, determinando un importante impatto anche sul sistema sanitario nazionale»
«Secondo gli Annali AMD 2023, – prosegue il Prof. Candido – che fanno una fotografia dell’assistenza specialistica alle persone con diabete in Italia, sta rapidamente crescendo (+ 6,8% rispetto all’anno precedente) il numero di soggetti trattati con farmaci come gli SGLT2 inibitori che hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci nel prevenire scompenso cardiaco e malattia renale cronica».
Particolare attenzione va dedicata alle complicanze cardiovascolari e renali del Diabete Mellito di Tipo 2, tra cui lo scompenso cardiaco e la malattia renale cronica, patologie strettamente interconnesse tra di loro e fortemente impattanti sulla qualità di vita dei pazienti. Nel mondo il 70% delle morti sono causate da patologie croniche e, in Italia, nel 2021 circa 24 milioni di abitanti avevano almeno una patologia cronica, numero che continuerà ad aumentare nei prossimi anni. Diabete, malattie cardiache e malattia renale cronica (patologie strettamente correlate) rientrano tra le cronicità più diffuse, pertanto è importante identificare, diagnosticare e quindi trattare i pazienti nella maniera più tempestiva ed efficace.
«Le complicanze impattano fortemente sulla qualità di vita, basti pensare che lo scompenso cardiaco è la prima causa di ospedalizzazione per le persone con diabete in Italia e che l’insufficienza renale, ovvero nefropatia diabetica, colpisce il 40% dei pazienti. L’elevata prevalenza di scompenso cardiaco e insufficienza renale cronica e i rischi associati alla loro insorgenza e progressione mostrano un importante bisogno clinico insoddisfatto che dovrebbe essere preso in considerazione quando si scelgono strategie preventive nelle fasi iniziali del trattamento del diabete, tenendo conto delle chiare direzioni che gli algoritmi terapeutici delle linee guida forniscono. Infatti, a supporto di un approccio preventivo e sempre più precoce nel paziente con il diabete di tipo 2, aumentano sempre più le evidenze scientifiche, anche con dati di real world, come lo studio DARWIN-RENAL, che confermano i benefici dell'uso precoce di terapie innovative per prevenire e ritardare il progredire delle complicanze renali nei pazienti diabetici. Pertanto, per una corretta gestione della malattia occorre una tempestiva e più efficace presa in carico del paziente attraverso l’adozione di strategie preventive, di controlli periodici, e di una stretta collaborazione tra specialisti, medicina territoriale e farmacisti» sottolinea il Prof. Angelo Avogaro, Presidente di SID.
La campagna intende altresì informare pazienti e opinione pubblica sull’attuale approccio nella gestione del Diabete Mellito di Tipo 2 che, in aggiunta alla cura della malattia conclamata, mira anche alla prevenzione delle sue complicanze, promuovendo anche l’educazione e l’empowerment di pazienti e caregiver.