Sanihelp.it – Novembre è il mese della sensibilizzazione sul tumore al pancreas, neoplasia con la più bassa percentuale di sopravvivenza dopo la diagnosi, salito alla ribalta mediatica negli ultimi mesi dopo aver colpito personaggi famosi come l'ex allenatore di calcio Sven-Göran Eriksson e l'attrice Eleonora Giorgi.
L'iniziativa a livello internazionale è promossa dalla World Pancreatic Cancer Coalition, il cui testimone, in Italia, è raccolto da Fondazione Nadia Valsecchi e dalla Italian Pancreatic Cancer Community (IPCC).
Per tutto il mese di novembre, in Italia si susseguiranno iniziative di sensibilizzazione e di raccolta fondi per finanziare la ricerca sul tumore al pancreas, terza causa di morte per cancro nel mondo.
Per l’intero mese di novembre, Fondazione Nadia Valsecchi lancia la campagna di sensibilizzazione Non sarà un’eccezione, con l’hashtag #Nonsaràuneccezione, per informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini in iniziative di raccolta fondi a favore della ricerca scientifica sul tumore al pancreas.
La campagna sarà centrata sui veri protagonisti della lotta contro questa malattia: i ricercatori e i 13 laboratori dell’Italian Pancreatic Cancer Community (IPCC), impegnati quotidianamente nello studio di nuove strategie per migliorare l’aspettativa di vita dei pazienti.
Attraverso i testimonial della campagna, Prof. Vincenzo Corbo e Dott.ssa Federica Marchesi, e grazie al contributo diretto dei ricercatori, il pubblico avrà l’opportunità di conoscere da vicino il lavoro straordinario che viene svolto all’interno di questi laboratori.
Saranno proprio i ricercatori a raccontare in prima persona, attraverso i canali social della Fondazione, le sfide, le scoperte e l’impegno che mettono ogni giorno per cambiare il futuro dei malati di tumore al pancreas.
Con video, interviste e post, spiegheranno il valore della ricerca e come le donazioni possano trasformarsi in nuove opportunità di speranza.
La campagna sottolinea come ciò che oggi sembra un’eccezione – sopravvivere più a lungo al tumore al pancreas – possa, grazie ai progressi della ricerca scientifica, diventare una realtà per un numero crescente di persone.
Ogni donazione, grande o piccola, ha il potere di fare la differenza. Sostenere la ricerca non è solo un gesto di solidarietà, ma un vero e proprio contributo per trasformare l’eccezione in normalità, per far sì che ciò che oggi è un raro caso di sopravvivenza diventi una possibilità concreta per molti.