Sanihelp.it – Il Medical Research Council (Cancer Research UK), ha condotto una meta-analisi su 36 studi epidemiologici per un totale di 27.276 donne affette da tumore. Da questo lavoro è emerso che «più le donne hanno utilizzato in passato la pillola contraccettiva, tanto più risulta ridotto il rischio di cancro endometriale nel tempo», spiega la dottoressa Franca Fruzzetti, della Clinica Universitaria Ospedale S.Chiara di Pisa.
La pillola ha permesso di prevenire nel mondo circa 400mila casi di tumore all’endometrio in soggetti di età inferiore ai 75 anni.
«Plaudiamo allo studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista Lancet Oncology che non solo evidenzia la correlazione tra pillola e il minor rischio di cancro endometriale, ma indica con chiarezza anche la durata dell’effetto protettivo della contraccezione ormonale su questo tipo di tumore», commenta il professor Annibale Volpe, past president della Società Italiana della Contraccezione (SIC).
«Sono dati davvero interessanti – continua il professor Volpe – anche perché lo studio ha calcolato per quanti anni si mantiene il contenimento del rischio di tumore endometriale grazie all’uso di contraccettivi ormonali». Secondo i risultati infatti, la riduzione di rischio si è mantenuta sul campione esaminato per più di trent’anni dopo la sospensione della pillola.
«Un ottimo risultato ottenuto per altro su donne che, fino agli anni Ottanta, hanno assunto pillole di vecchia generazione, molto più strong, meno tollerate e meno efficaci contro i tumori rispetto alle pillole a base di estradiolo naturale oggi in commercio», aggiunge Volpe.
«Considerato dunque che l’effetto protettivo dei contraccettivi ormonali è esercitato anche dopo trent’anni – spiega la dottoressa Fruzzetti – e che l’insorgere del cancro endometriale avviene in tarda età, è tempo di sfatare il mito che dopo i 35 anni di età la pillola non sia più consigliabile. Per ogni donna esiste il contraccettivo ormonale adatto, ma – data l’indiscutibile protezione primaria che essa offre – è consigliabile al gentil sesso di continuare a prendere la pillola fino a un’età più avanzata. Occorre tenere presente poi che la protezione della pillola è talmente alta da essere valida, secondo lo studio, anche per quei soggetti che hanno più alta potenzialità di sviluppare un tumore all’endometrio, per esempio le fumatrici o le donne sovrappeso».
«Non dimentichiamo infine che la pillola protegge anche dal tumore dell’ovaio. È stato calcolato infatti che grazie all’uso dei contraccettivi ormonali ogni anno in Italia muoiono di questa patologia circa 30mila donne in meno», conclude il professor Volpe.