Sanihelp.it – In tutto il mondo maggio è il mese per la sensibilizzazione del tumore alla vescica e, in questa occasione, Merck Italia si impegna a fare la differenza nella vita dei pazienti e di chi se ne prende cura, con la campagna Non girarci intorno patrocinata da Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere), Simg (Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie), Siuro (Società italiana di uro-oncologia) e Associazione Palinuro (Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali). L’intento dell’azienda è di sensibilizzare sui tumori alla vescica, favorendo la conoscenza dei sintomi, così da promuovere una diagnosi precoce che contribuirebbe a salvare molte vite. L’iniziativa è legata al Giro d’Italia, un evento sportivo tra i più seguiti nel nostro Paese, di cui Merck è official partner. Il messaggio arriverà in ogni piazza e raggiungerà gli appassionati di ciclismo, grazie anche alla presenza di stand a ogni tappa di arrivo, che distribuirà materiale divulgativo sulla patologia.
«Come Governo e Ministero della Salute – dichiara il Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato – ci poniamo l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini, affinché possano prevenire l’insorgenza di patologie che, grazie alla conoscenza e alla diagnosi precoce, possono essere intercettate per tempo. Oltre a garantire migliori esiti di salute, questo approccio ci consente allo stesso tempo di salvaguardare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Ben vengano quindi iniziative di educazione sanitaria che si avvalgano di partnership virtuose tra professionisti della salute, associazioni di pazienti e industria. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un impegno congiunto tra tutti gli attori del sistema possiamo costruire un futuro più sano e sostenibile per tutti».
Il tumore della vescica è il secondo tumore urologico, dopo quello della prostata, per frequenza, ed è più comune negli uomini di 60-70 anni. La distribuzione per sesso del tumore alla vescica, tra i tumori prevalenti in Italia, è del 3% nelle donne contro il 10,5% negli uomini.