Sanihelp.it – Lo scorso 15 settembre la modella Bianca Balti ha pubblicato sul proprio profilo Instagram una foto che la ritrae sorridente in un letto d’ospedale, corredata dalle seguenti parole: «Domenica scorsa, mi sono registrato al pronto soccorso per scoprire che il mio dolore addominale era un cancro alle ovaie allo stadio 3C. È stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime ma soprattutto amore, speranza, risate e forza. Mi aspetta un lungo viaggio, ma so che lo batterò. Per me, per i miei cari (le mie figlie sono in cima alla lista), e per tutti voi che avete bisogno di forza, potete prendere in prestito alcune delle mie perché ne ho un sacco. La vita accade; dagli una ragione. Finora il cancro mi ha dato la possibilità di trovare la bellezza attraverso gli ostacoli della vita».
Bianca aveva scoperto tempo fa di essere portatrice della mutazione genetica BRCA1 che aumenta il rischio di tumori al seno e alle ovaie e per questo già a dicembre 2022 si era sottoposta a doppia mastectomia preventiva. Non è al momento dato sapere se avesse già programmato o meno l’intervento alle ovaie, ma è certo che è arrivato prima il tumore, al terzo stadio. «Ė importante non perdere le speranze, perché oggi per le pazienti con mutazione Brca abbiamo una nuova classe di farmaci portentosa, i Parp inibitori, usati come terapia di mantenimento al termine della chemioterapia di prima linea, aumentano la sopravvivenza. Non stiamo parlano solo di farmaci che rallentano la recidiva di malattia, ma anche che ci aiutano a curare e a guarire una quota maggiore di pazienti» sottolinea all’Adnkronos Ketta Lorusso, responsabile Ginecologia oncologica Humanitas San Pio X Milano, ordinaria di Humanitas University e membro del comitato tecnico scientifico di aBRCAdabra Ets, prima associazione nazionale nata per sostenere tutti i portatori della variante patogenetica dei geni Brca1 e Brca2 e le loro famiglie, e che da anni collabora con sanitari e istituzioni per promuovere la corretta informazione sui tumori Brca-associati.
L’oncologa coglie l’occasione anche per ribadire l'importanza della prevenzione: «In un tumore che purtroppo non ha prevenzione secondaria, perché i sintomi sono aspecifici e arriviamo sempre molto tardi a diagnosticare la malattia e perché lo screening non funziona, non c'è altra prevenzione che quella primaria, che riusciamo a fare solo nelle donne Brca-mutate». Non tutto il male viene per nuocere potremmo dire e lo conferma anche Ornella Campanella, presidente di aBRCAdabra. «L'idea di vivere con questo rischio può fare grande paura, ma se ci pensiamo per un attimo è un'opportunità straordinaria perché permette veramente di giocare d'anticipo sul cancro e trasformare una pesante eredità in una straordinaria opportunità di vita».
Come si attua la prevenzione primaria? «L'unica strategia efficace per ridurre i rischi oggi è l'asportazione preventiva di tube e ovaie perché le ecografie e i controlli clinici non sono sufficienti a dare le stesse sicurezze e nell'80% dei casi si scopre il tumore già ad uno stato diffuso, quindi con più zone già colpite come per esempio peritoneo, intestino, fegato, diaframma, omento» chiarisce Chiara Cassani, ginecologa dell'Università degli Studi di Pavia – Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, anch’essa membro del Comitato tecnico scientifico dell'associazione. «Ci sono età differenti in cui l'intervento chirurgico è raccomandato: 35-40 anni per la mutazione Brca1, 40-45 per la mutazione Brca2. In casi come questi però tanto dipende anche dalla volontà della donna. Si tratta comunque di interventi chirurgici con delle conseguenze definitive, come l'impossibilità di avere figli in maniera naturale o le conseguenze legate ad una menopausa precoce».
Bianca Balti, già madre di due figlie, aveva già congelato gli ovuli per non precludersi un’eventuale altra gravidanza. Per quanto riguarda la decisione di operarsi preventivamente o meno, «è una scelta consapevole che una donna si cuce addosso e matura col tempo e non è né giusta né sbagliata, è la propria scelta» conclude Campanella. «Facciamo un grandissimo in bocca al lupo a Bianca e lei sa che aBRCAdabra è sempre al suo fianco».