Sanihelp.it – «Gli antibiotici sono un prezioso traguardo della medicina che ha permesso di salvare milioni di vite. Questi medicinali vanno usati però soltanto quando è strettamente necessario. Se assunti in modo inappropriato, infatti, si mette a rischio la propria salute e si limita la loro efficacia contribuendo allo sviluppo di batteri resistenti alle cure. Segui sempre e solo le prescrizioni del tuo medico. Per maggiori formazioni vai su salute.gov.it». Ė questo il messaggio che Massimiliano Ossini diffonde nel video della nuova campagna 2024 per l'uso consapevole degli antibiotici organizzata dal Ministero della salute in collaborazione con AIFA.
Ossini, in quanto conduttore televisivo molto seguito ed apprezzato da un pubblico trasversale, è stato infatti scelto come testimonial per questa iniziativa che, con lo slogan No a cure antibiotiche fai-da-te, si propone di diffondere l'importanza dei comportamenti appropriati da parte di tutti noi per contrastare l’antibiotico-resistenza, minaccia sanitaria sempre più significativa a livello globale, che ha un impatto importante sulla salute umana e animale, sulla produzione alimentare e sull'ambiente.
La resistenza antimicrobica e, in particolare, agli antibiotici, è la capacità di un microrganismo di sopravvivere o crescere in presenza di una concentrazione di agente antibiotico generalmente sufficiente a inibire o uccidere tale microrganismo. I patogeni resistenti ai farmaci rappresentano una minaccia per tutti, ovunque: in Europa sono 670mila ogni anno le infezioni di batteri resistenti alle cure che causano 35mila decessi, 12mila in Italia. I fattori all’origine dell'antibiotico-resistenza sono complessi e molteplici, ma certamente essa è alimentata da un uso a volte eccessivo, ma soprattutto spesso inappropriato degli antibiotici. Tale uso è riscontrabile tanto nell'ambito della medicina umana che in quella veterinaria. In Italia, in particolare, desta preoccupazione la ripresa, a partire dal 2022, del consumo di antibiotici, aumentato del 6,4% nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Contrastare questo fenomeno può portare benefici tangibili non solo per la salute individuale, ma anche per quella collettiva, per le generazioni future e per la sostenibilità ambientale. E tutti – pazienti, medici, infermieri, farmacisti, veterinari, agricoltori, cittadini e politici – possono fare la loro parte.