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Il nostro umore? Dipende dagli amici che frequentiamo

Un vero e proprio 'contagio sociale'

Sanihelp.it – Secondo quanto emerso da un recente studio, effettuato da un team di ricercatori della britannica University of Warwick, a renderci di buono o di cattivo umore possono essere gli amici che frequentiamo, dei quali assumiamo spesso gli stati d’animo: positivi o negativi che siano


Per giungere a questa conclusione, di cui si dà notizia sulla rivista Royal Society Open Science, gli scienziati hanno esaminato un campione di oltre 2mila ragazzi – prelevandolo da uno studio precedente, il National Longitudinal Study of Adolescent to Adult Health, che include informazioni sulle reti amicali e l’umore degli adolescenti nelle scuole americane. Impiegando un particolare modello matematico, i ricercatori inglesi hanno evinto che l’umore, negativo o positivo, si diffonde nelle reti di amicizia; così pure il senso di impotenza di fronte alle avversità e la perdita di interesse per quelle attività che risultavano inizialmente piacevoli: insomma, un vero e proprio ‘contagio sociale’. Fortunatamente, sempre secondo gli scienziati, tale ‘contagio’ non sarebbe così potente da spingere altri alla depressione

Ciò detto, che fare per sollevare l’umore quando la nostra rete di amicizie non riesce ad essere di particolare aiuto? Nel nostro organismo è naturalmente presente un ormone, la serotonina, in grado di svolgere diverse funzioni: a livello gastro-intestinale regola la digestione; mentre nell’ambito del sistema nervoso centrale risulta fondamentale per la regolazione del sonno, della memoria e, soprattutto, dell’umore – tanto da essere definitiva ‘l’ormone del buonumore’. Buoni livelli di serotonina nel sangue – misurabili mediante esami del sangue – sono compresi tra 101 e 283 ng/ml; qualora la quantità di questo ormone risulti particolarmente bassa è possibile elevarla, migliorando conseguentemente l’umore, in modo naturale grazie al cibo. Vi sono, infatti, alcuni alimenti che rappresentano delle vere e proprie fonti di serotonina: i più famosi sono il cacao e il cioccolato fondente, ma vanno ricordati anche i kiwi, le noci, l’ananas, le ciliegie visciole, i pomodori, le banane e le prugne.

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