Sanihelp.it – Una storia che inizia nel 1800 dove il gilet era uno dei tre capi principali all'interno dell’abbigliamento maschile, ovviamente insieme alla giacca e ai pantaloni.
I modelli, realizzati in stoffe preziose in velluto e damasco o vivamente decorati, erano solitamente corti con ampi risvolti.
Successivamente il gilet venne adottato anche per l'abbigliamento femminile. I modelli in maglia e in cotone si allungano fino al ginocchio negli anni Sessanta e Settanta, mentre negli 80's viene data libera interpretazione allo stile. Fino ad oggi, dove i tessuti spaziano dalla seta, taffetà, pelle, jacquard, fino alle decorazioni a paillettes.
Se avete un animo rock, scegliete il vostro gilet in pelle rovinata o lucida, ma anche in denim tempestato da borchie.
Da abbinare a jeans a sigaretta, camicie con ruches e pantaloni di pelle o shorts in lana dal taglio maschile.
Un gilet dal profondo scollo a V, da accostare a una camicia e pantaloni dal taglio dritto per le workaholic. Oppure allacciato sotto la giacca in un tailleur. Sì a tacchi altissimi.
Gilet traforati a uncinetto o con le frange, da abbinare a camicie per un tocco savage. Oppure optate per quelli in seta, anche decorati a stampe, da portare con pantaloni a palazzo.
Bon-ton. Se amate la comodità, provateli anche senza bottoni su ampie bluse in seta con un pantalone elegante ma dal taglio morbido.