La dieta del pH o dieta Young, dal nome del suo ideatore Robert Young, prevede l’assunzione di cibi alcalini perché solo così si rispettano le reali necessità dell’organismo umano
Per portare l’organismo a funzionare in un ambiente leggermente basico non bisogna introdurre grosse quantità di potassio, sodio, magnesio e calcio tutti microelementi che conducono verso malattie croniche e che interferiscono con l’utilizzo dei microelementi alcalini. Per questo motivo bisogna privilegiare le verdure crude, i frutti a basso contenuto di zuccheri, i legumi, i cereali ma non tutti, sono da privilegiare il farro e il grano saraceno, i tuberi e alcuni semi come mandorle e noci. Bisognerebbe invece ridurre il consumo di tutti i cibi che una volta digeriti determinano acidità come zucchero, alcool, carne, pesce, crostacei, funghi, dolci, caffè, the e tutte le bibite gassate. Solo con un’alimentazione di questo tipo il pH ematico si può mantenere al valore ottimale leggermente alcalino, senza bisogno di interventi di regolazione dell’organismo umano.