Sanihelp.it – Il functional training ha ormai conquistato atleti e sportivi provenienti dalle più disparate discipline. L’allenamento funzionale è diventato infatti parte integrante del programma di preparazione di quasi tutti coloro che praticano sport, sia esso di resistenza oppure di forza. Questo perché il functional training prevede una serie di esercizi multi-articolari (dove in ogni movimento entrano in gioco più muscoli e articolazioni) e movimenti multi-direzionali (che hanno bisogno di un bilanciamento corporeo, quindi coordinazione e di un »core» ben allenato) organizzati in mini circuiti, in grado di produrre una risposta sia a livello cardiovascolare che anaerobico: un allenamento globale dunque, in grado di scolpire il corpo, migliorare la resistenza, il tutto in un periodo di tempo limitato, perché i risultati davvero non tardano ad arrivare se ci si applica con costanza e dedizione.
Un’attività per molti, ma non per tutti: l’alta intensità mette infatti a dura prova la salute delle articolazioni, soprattutto per chi soffre già di qualche lieve disturbo. Ed è proprio a questo inconveniente che devono aver pensato gli esperti dello staff dell’Aspria Harbour Club, quando hanno deciso di provare a portare il functional training in acqua. Per scoprire tutti i dettagli di questo nuovo programma, abbiamo incontrato Eduardo Papin, personal trainer presso il centro sportivo di Milano.
In che cosa si differisce questo allenamento dal classico fitness in acqua?
L’Harbour Functional Water è diverso perché comprende tanti esercizi che, normalmente, durante una lezione di acquagym, non si fanno: allungamenti e sforzi diversi. Anche gli attrezzi e gli accessori usati sono differenti. Inoltre, il funzionale in acqua, si svolge sia dentro e che fuori dalla vasca.
Quali sono i benefici?
Si tratta di un’attività che permette di evitare fastidi alle articolazioni e dolori di vario genere, è molto allenante e fa star bene, oltre a essere tonificante.
Quante volte va ripetuto il programma durante la settimana per vedere i primi risultati?
Il programma dovrebbe essere seguito un paio di volte a settimana.
Quali i vantaggi rispetto al functional training all’asciutto?
I vantaggi derivano dal fatto che molti dei lavori vengono eseguiti in acqua, dove il peso corporeo non si sente, per cui si evitano stress articolari, anche svolgendo un allenamento intenso.
Quanto dura una lezione, e come è strutturata?
Da noi la lezione dura 1 ora, ma ci sono tempi di recupero che possono variare durante il passaggio da un esercizio all’altro. Si parte con il riscaldamento in acqua, che prevede un paio di giri di circuito a basso impatto, poi, inizia la parte centrale che richiede uno sforzo maggiore, e si termina con lo stretching in vasca.
E’ necessario saper nuotare bene per partecipare?
Non serve saper nuotare, ma è necessario saper stare a galla e non avere paura dell’acqua. L’altezza della piscina è 1 metro e 80.
Perché ti piace?
Mi piace perché è divertente e vario, non ti annoi mai. Io insegno fitness da più di 20 anni. Mi sono specializzato a Cuba in pallanuoto, e mi avvalgo di questo metodo – il training funzionale in acqua – da 5 anni.
E’ adatto a tutti?
Possono farlo tutti, ovviamente le classi sono eterogenee, dunque ognuno fa quello che può.