Sanihelp.it – L’intestino non si limita ad assorbire gli alimenti, ma riveste una notevole importanza sulla salute generale dell’organismo, in quanto regola altre funzioni e costituisce un centro di controllo di vitale importanza per l’organismo. Svolge infatti azione protettiva da agenti patogeni e azione difensiva tramite la sintesi di cellule immunitarie.
Particolare attenzione va quindi posta in caso di sport di lunga durata, come l’endurance, in quanto durante l’attività sportiva il corpo tende a favorire l’afflusso di sangue a livello muscolare a scapito di altri organi, come per esempio proprio l’intestino, che non devono sopportare lo sforzo fisico. Questo però fa sì che circa il 30% dei ritiri di atleti dalle gare o dagli allenamenti sia dovuto proprio a problemi intestinali.
Se questa situazione viene protratta nel tempo, si va incontro a forme irritative dell’intestino, che si aggravano quando lo sportivo si stressa per questo.
Cosa si può fare in questi casi? Il problema non è irreversibile in quanto l’intestino, esattamente come gli altri organi, con il tempo si abitua e riesce a tollerare sempre di più lo stress, grazie al processo di adattamento dovuto al costante allenamento.
Per idratarsi durante la gara è meglio preferire bevande isotoniche, evitando quelle contenenti caffeina e quelle ipertoniche, che potrebbero provocare spasmi e/o nausea.
L’assunzione di caffeina, così come di lattosio, va limitata anche nei giorni di allenamento o precedenti la gara, cercando di seguire un’alimentazione che non favorisca l’infiammazione, consumando pochi alimenti che contengono grassi, frumento o con alto contenuto di fibre.
L’intestino viene definito il nostro secondo cervello, cerchiamo quindi di evitare di irritarlo con una sana alimentazione e una buona preparazione.