Sanihelp.it – Che l’allattamento al seno comporti una serie di vantaggi per lo sviluppo del bambino, non è certo una novità: oltre ad appagare il fisiologico bisogno di contatto, l’allattamento garantisce all’infante l’assunzione di sostanze indispensabili per la crescita e lo sviluppo psicofisico, tra i quali vanno ricordati:
– gli acidi grassi polinsaturi a catena lunga, essenziali per lo sviluppo neurologico;
– le immunoglobine, chiamate più semplicemente anticorpi;
– gli ormoni della crescita, capaci di stimolare la proliferazione e il differenziamento cellulare.
La connessione tra l’allattamento e la mobilità sociale invece, non è cosa altrettanto conosciuta: la notizia arriva dalla University College London, e presenta i risultati di una ricerca condotta dal Dipartimento di Epidemiologia e Sanità Pubblica, secondo cui gli individui allattati al seno hanno maggiori possibilità di operare un’ascesa sociale rispetto che a una discesa.
Lo studio ha coinvolto due gruppi di cittadini nati in Inghilterra, precisamente 17.419 individui nati nel 1958 e 16.771 nati nel 1970. Al compimento dell’età di 7, 11, 16, 23, 33, 42, 46 e 50 anni per la prima coorte, e 5, 10, 16, 26, 30, 34, 38 e 42 anni per la seconda coorte, ogni individuo è stato sottoposto ad un ciclo di interviste che hanno coinvolto anche genitori ed insegnanti.
I risultati della ricerca, pubblicati il 24 giugno sulla rivista Archives of Disease in Childhood, dimostrano che l'allattamento al seno è sempre associato ad una maggiore probabilità di ascesa sociale e ad una probabilità ridotta di mobilità verso il basso: la causa può essere individuata nel fatto che l'allattamento al seno favorisce uno sviluppo neurologico avanzato con conseguente miglioramento delle capacità cognitive, queste ultime acuite ulteriormente dal contatto fisico che si crea tra madre e figlio durante l’allattamento.
«Questo potrebbe suggerire» conclude la dottoressa Amanda Sacker, responsabile della ricerca «che le madri che non allattano al seno potrebbero favorire lo sviluppo del loro bambino imitando il contatto fisico dell’allattamento naturale, senza dimenticare l’importanza di scegliere prodotti che contengano nella loro formula acidi grassi polinsaturi a catena lunga».