Sanihelp.it – Pogonotomia: gli uomini se la fanno tutti i giorni (o quasi), senza sapere che si chiama così. La pogonotomia è semplicemente la rasatura: dal greco pogon (barba) e tomè (tagliare). Di questa procedura non c’è traccia prima del 300 a.C., quando si narra che il primo barbiere dell’antica Roma arrivò in Sicilia per far conoscere l’arte del radersi.
Alla fine del XVIII secolo, il famoso coltellaio francese Jean-Jacques (1730-1784) descrisse e raffigurò un rasoio di sua invenzione che chiamò a rabot, a pialla. Esso presentava una protezione della lama che avrebbe dovuto permettere a persone poco esperte, anziani, disabili o in generale a chi avesse poca confidenza con l’operazione della rasatura, di svolgerla con maggior facilità e con una sola mano. Il progetto anticipò di un secolo il rasoio di sicurezza.
Ma cos’è la barba? «Da un punto di vista fisico la barba è un annesso cutaneo, come i capelli, che da questi si distingue per la sede di impianto e la durata nel tempo: stiamo quindi parlando in entrambi i casi di peli -spiega Francesco Cirignotta, tricoesteta milanese- Ma è importante anche capire cos’è la barba da un punto di vista sociale, psicologico e culturale: la barba è, come i capelli, un abito naturale che viene adattato e adottato in virtù di quelli che sono gli usi e i costumi del periodo storico cui facciamo riferimento. Per esempio in Occidente un viso ben rasato è sinonimo di cura e attenzione alla propria persona, riuscendo a oltrepassare qualunque forma di moda».
Cosa vogliono sapere gli uomini in genere sulla rasatura? «Tante sono le domande che ho colto negli anni della mia attività: se c’è un metodo ideale per radersi, quale sia lo strumento migliore, la crema adatta, l’ora giusta, se esiste un trucco per ritardare la ricrescita… Domande che a volte possono sembrare superficiali ma che esprimono il disagio di un eccesso di informazione da consumo. A questi interrogativi mi piace rispondere che non esiste un modello prestabilito, ma ognuno veste l’abito della barba secondo la sua personalità e le sue esigenze.
È lo stesso principio che ho seguito aprendo la mia sala da toilette per uomini, un’idea non nuova ma che vuole evidenziare il valore dei nostri gesti di bellezza, siano essi una rasatura, un taglio di capelli o la creazione di una nuova immagine. Un trattamento tricoestetico non comprende solo la rasatura, che pur viene curata nei minimi dettagli, dalla preparazione della pelle con maschere idratanti, purificanti, rivitalizzanti o calmanti, e strumenti come il vapozono e panni caldi, fino all’ultima fase, quella del massaggio della pelle e del cuoio capelluto. Un tricoesteta si occupa di regalare ai propri clienti una parentesi di relax e di benessere totale: trattamenti rigeneranti per il contorno occhi, tagli dei capelli con trattamenti rivitalizzanti e creme idratanti, fino al massaggio delle mani».