Sanihelp.it – L’Italia detiene il triste primato europeo del numero di bambini sovrappeso o obesi: quasi 4 bambini su 10, tra i 6 e i 9 anni, pesano troppo. Per questo Altroconsumo, insieme a Consumers International, l’organizzazione mondiale delle principali associazioni di consumatori, dedica il 15 marzo – la giornata mondiale dei consumatori – al tema dell’obesità infantile.
Il 15 marzo sarà presentato un codice internazionale di autoregolamentazione sulla pubblicità di alimenti e bevande destinate ai più piccoli. I bambini sono i più vulnerabili al pressing televisivo: la pubblicità di cibi ricchi di grassi, zucchero e sale ha un impatto diretto sulle loro scelte e sulla loro salute. Le fasce cosiddette protette, ovvero quelle destinate ai bambini, si sono dimostrate un ricettacolo di messaggi scorretti e poco salutari sotto il profilo nutrizionale. Tra gli spot due volte su dieci troviamo prodotti come biscotti, merendine e altri alimenti ricchi di grassi e zuccheri.
La razione di zuccheri aggiunti da consumare giornalmente non dovrebbe superare i 10 cucchiaini o zollette, ma non è raro trovare prodotti che, con una sola porzione, coprono metà della razione giornaliera consigliata. Con un bicchiere di bibita gasata si ingeriscono più di 5 zollette di zucchero. Anche le porzioni extralarge giocano la loro parte nel problema obesità: gli alimenti confezionati sono venduti in porzioni sempre più grandi. A questo si aggiunge il fatto che ormai si fa pochissima attività fisica.
La giornata dedicata al problema dell’obesità infantile ha lo scopo di prevenire i danni alla salute, ma anche le conseguenze economiche e sociali legate al consumo di cibi ipercalorici. I più piccoli devono essere indirizzati verso un’educazione alimentare e uno stile di vita salubre, anche in modo divertente: Altroconsumo da oggi mette on-line sul proprio sito www.altroconsumo.it il gioco interattivo per bambini per riconoscere la pubblicità che ingrassa.
Queste le richieste di Altroconsumo: eliminazione delle macchinette distributrici di merendine e bibite gasate e zuccherate da scuole, ospedali e luoghi di ritrovo per bambini; bando delle pubblicità televisive di alimenti troppo ricchi di grassi, zuccheri e sale durante le trasmissioni seguite dai bambini; divieto di qualsiasi forma aggressiva di marketing rivolto ai bambini; etichettatura nutrizionale obbligatoria su tutti i prodotti alimentari seguendo uno schema di facile comprensione; controllo dei prezzi degli alimenti alla base della dieta mediterranea; inserimento dell’educazione alimentare e nutrizionale nei programmi scolastici in maniera significativa.