Il grado di parentela tra ansia e paura è strettissimo, tanto che alcuni autori considerano le due parole come dei sinonimi, altri, invece, li distinguono nettamente. In effetti questi due stati emotivi a livello di esperienza sono molto simili.
Il termine paura deriva dal latino pavôr, da pavçre, avere paura. Il termine paura viene definito da Borgna come «emozione che si determina in relazione con situazioni o nei confronti di persone avvertite come minacciose, pericolose, o tali, da compromettere più o meno gravemente la sicurezza o la vita stessa».
Kierkegaard afferma che il concetto di ansia è completamente diverso da quello di timore o paura che si riferiscono a qualcosa di determinato. Definisce l’angoscia come «la realtà della libertà come possibilità per la possibilità. La paura quindi è uno stato emozionale che si presenta in una condizione di reale pericolo, non è oscura o ignota; mentre l’ansia è una condizione fluttuante che ha in sé qualcosa di indeterminato».
Una prima distinzione tra ansia e paura riguarda la causa. La paura è la risposta puntuale a stimoli reali esterni o interni verso cui si mettono in atto reazioni di attacco/fuga; l’ansia è uno stato emotivo diffuso che non ha un obiettivo definito e può generare da stimoli neutri. In entrambi i casi sia la paura che l’ansia possono avere la funzione di anticipare il pericolo, la paura consente un’attivazione fisiologica immediata, mentre l’ansia ci consente, entro una certa soglia, di monitorare e anticipare il futuro evitando situazioni di pericolo.
Una situazione d’ansia continuativa logora l’individuo perché si concentra sul futuro ed è svincolata da circostanze pericolose, è irrazionale e spesso si fonda su pensieri disfunzionali (pensare in termini tutto o nulla, leggere la mente, fare l’oracolo, pensieri illogici, imprecisi, rigidi e/o generalizzazioni).
Inoltre la paura è un’emozione adattiva e ha avuto una funzione evolutiva in quanto fa aumentare la probabilità di sopravvivenza, mentre l’ansia protratta non è adattiva e ostacola le normali attività quotidiane.