È una piccola pianta erbacea perenne, con un fusto prostato o ascendente, immerso quasi completamente in acqua con solo le porzioni terminali dei rami che emergono.
Nella tarda primavera fiorisce con piccoli fiori bianchi, riuniti in racemi, con 4 petali ognuno.
I frutti sono silique allungate con molti semi.
Il crescione ha un caratteristico odore dolciastro e un sapore molto particolare, quasi pungente.
Storia: Il nome botanico del crescione deriva molto probabilmente dal latino nasus (naso) e torquere (torcere) forse perché ha un odore così particolare che può davvero far storcere il naso!
Secondo gli antichi Romani, il crescione riusciva ad influire sul carattere delle persone facendole diventare più affettuose, mentre per i Greci aveva addirittura delle proprietà afrodisiache; i Greci, comunque, erano soliti consigliare il crescione come corrobborante ai propri soldati quando erano impegnati in marce lunghe ed estenuanti e agli sportivi in vista di una gara impegnativa. Secondo la mitologia Pandora figlia di Giove aveva portato in dono al suo sposo Epimeteo un vaso che però lo sposo per curiosità, aprì prima del dovuto facendone fuoriuscire delle disgrazie del mondo ancora sconosciute agli uomini, ma anche doni preziosi come il crescione. Nel Settecento vennero riconosciute ala pianta le proprietà stimolanti, espettoranti, depurative e diuretiche, tutte virtù che la medicina tradizionale ha riscontrato e accettato. Il crescione è anche molto usato in cucina per insalate e minestre, ha un sapore piccante e gradevole; serve anche per aromatizzare salse e formaggi teneri.