Rabarbaro



Autore: Angela Nanni
Data inserimento: 28-12-2015

È una pianta erbacea perenne, caratterizzata da un rizoma particolarmente robusto; all’inizio di ogni nuova stagione dal rizoma si dipartono nuovi fusti; alla base della pianta e sui fusti si innestano grandi foglie. Le infiorescenze sono di colore bianco verdastro o rossastre, peduncolate possono raggiungere anche i 10 cm di lunghezza; dai fiori si formano i frutti che hanno una forma alquanto singolare, trigonale. La raccolta del rizoma, la parte di interesse erboristico, determina la morte della pianta.


Storia  Storia
Storia Storia:
Le prime notizie relative al rabarbaro risalgono ad antiche pergamene cinesi del 1700 a. C., ma è arrivata dall’oriente all’occidente grazie a Marco Polo, ma solo nel 1500 anche in occidente se ne capirono i possibili utilizzi a scopo terapeutico. Il rabarbaro viene utilizzato anche in cucina: non se ne dovrebbero consumare le foglie perché troppo ricche di ossalato di calcio, mentre i gambi si possono usare per farne torte salate e insalate. In alcuni paesi del mondo ancora oggi si offre ai bambini il gambo tenero di rabarbaro candito




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