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Mai capitato di svegliarti durante la notte…paralizzato?

Scienziati indagano la misteriosa 'paralisi del sonno'

Sanihelp.it – Svegliarsi nel bel mezzo della notte, in una stanza immersa nel buio più totale, solo per rendersi conto di essere completamente paralizzati.


Questa angosciante situazione (spesso peraltro accompagnata da allucinazioni mostruose), nota come ‘paralisi del sonno’, è sperimentata da circa il 20-40% delle persone almeno una volta nel corso della vita, una condizione quindi non così rara durante cui una persona si risveglia dal sonno per poi rendersi conto di essere temporaneamente incapace di muoversi o parlare.

Gli episodi di paralisi del sonno infatti durano molto poco (da qualche secondo a pochi minuti) ma non per questo sono meno ricchi di mistero: perché accadono? E perché spesso si accompagnano a strane allucinazioni?

Uno studio condotto presso l’Università di Padova, in collaborazione con alcuni ricercatori delle Università di Harvard e della California, ha quindi cercato di comprendere meglio i meccanismi sottesi a questo fenomeno, indagando inoltre la correlazione tra paralisi del sonno e peculiari visioni oniriche.

In particolare lo studio è stato condotto coinvolgendo 68 cittadini (che avevano già sperimentato in passato un episodio di paralisi del sonno) residenti in Abruzzo, dove risulta essere diffusa nell’immaginario comune la Pandafeche, una strega, un fantasma o una bestia demoniaca che si collocherebbe sopra il dormiente impedendogli di muoversi e di respirare regolarmente.

Secondo i risultati della ricerca, pubblicati su Culture, Medicine, and Psychiatry, se il 38% dei partecipanti riconoscerebbe nell’episodio di paralisi del sonno sperimentato una matrice sovrannaturale, ben il 24% ricondurrebbe proprio all’attacco della Pandafeche la passata condizione di paralisi notturna.

«Il nostro è il primo studio che ha mostrato come una larga percentuale della popolazione generale in Italia – spiega il dottor Andrea Romanelli, Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova – avalli spiegazioni sovrannaturali della paralisi del sonno, e che ha riportato una specifica interpretazione culturale del fenomeno in Italia, chiamato appunto ‘attacco della Pandafeche’».

L’attribuzione della paralisi del sonno a fenomeni soprannaturali è peraltro un fatto presente anche in altre culture: in Egitto, per esempio, si ritiene che la colpa sia del demone Shaitan o degli spiriti Jinn, a Terranova – un’isola canadese – si pensa che la causa sia la ‘old hag’ (letteralmente ‘vecchia strega’), in Giappone invece il responsabile sarebbe il demone Kanashibari, in Cina ‘l’oppressione del fantasma’, in Cambogia ‘il fantasma che ti spinge in basso’, mentre negli Stati Uniti il fenomeno verrebbe solitamente connesso al rapimento da parte degli alieni.

Ma quale spiegazione scientifica è invece nascosta dietro la paralisi del sonno?

In realtà, quando comincia il risveglio e si raggiunge quella fase del sonno chiamata REM (durante la quale perlatro si verificano i sogni più vividi), la sezione del cervello in cui ha sede la capacità di pensare logicamente, ovvero la corteccia prefrontale dorsolaterale, è ancora spenta.

«Questo fatto spiegherebbe perché, durante il sonno REM, i sogni sono così vividi e la realtà appare così fuori controllo, con paesaggi deformati e bruschi mutamenti di tempi, luoghi e persone – spiega Baland Jalal, ricercatore dell’Università della California – Per impedirci di agire durante questi sogni così reali e rischiare potenzialmente di fare del male a noi stessi, il cervello ha una soluzione geniale: paralizza temporaneamente il corpo».

La proiezione di sogni (o meglio, incubi) in una simil-realtà, porta quindi il dormiente a sperimentare allucinazioni che vanno dall’attacco di demoni ad esperienze extra-corporee.

«Nonostante l’esplorazione di questa condizione affascinante ci abbia permesso di individuare una base neurale, il mistero rimane ancora fitto – prosegue il dottor Jalal – Questo è l’unico fenomeno che ci permette di vedere e diventare noi stessi fantasmi, di avere incontri con alieni provenienti da galassie lontane e di immergerci in paesaggi e situazioni di cui noi stessi siamo gli scultori. Inoltre la paralisi del sonno è una delle rare situazioni che ci mostrano come l’uomo sia in grado di concepire sé stesso in qualità di entità unitaria separata dagli altri», il tutto sotto la guida della straordinaria macchina che è il cervello umano.

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