Sanihelp.it – I geni sono responsabili della qualità del sonno: questa la scoperta di un gruppo di ricercatori di Harvard, che ha identificato una serie di geni che influenzerebbero il modo di dormire.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, ha coinvolto 51.951 persone, su cui è stata eseguita un’analisi basata su caratteristiche come la durata e la qualità del sonno, un lavoro che ha permesso di stilare dei modelli di riferimento basati sulle caratteristiche genetiche.
«I modelli che abbiamo prodotto – spiega il dottor Gottlieb, co-autore dello studio e professore associato di Medicina presso la Harvard Medical School – sono i primi che permettono di identificare queste differenze genetiche, e si spera possano aiutare a capire meglio i fattori che causano i disturbi del sonno, e anche quale relazione abbia il modo di dormire con l’insorgenza di alcune malattie».
Coloro che hanno un sonno qualitativamente migliore infatti, hanno una minore probabilità di essere affetti da deficit di attenzione o di iperattività, nonché di avere alti livelli di zucchero nel sangue: l’influenza di questi ‘geni del sonno’ quindi potrebbe essere legata anche ad altri aspetti dello stato di salute, non ancora del tutto chiari.
«I meccanismi cerebrali che influenzano il nostro sonno sono numerosi, forse centinaia, ognuno dei quali è codificato da uno o più geni – spiega il dotto Horne dal Centro di Ricerca sul sonno della Loughborough University – Quelli che abbiamo osservato in questo studio sono pochissimi e influenzano forse un paio di minuti della durata totale di una dormita».
Certamente ci sono anche fattori ambientali che influenzano il modo di dormire, come per esempio la giusta temperatura della stanza, piuttosto che la presenza di pensieri ansiosi o ancora il disturbo derivato da fonti di luce artificiale.
In attesa di ulteriori delucidazioni, per godere di un buon riposo notturno bisognerebbe quindi cominciare a spegnere la TV, mettere da parte lo smartphone e cercare di rilassarsi.