Sanihelp.it – Le lampade solari aumentano esponenzialmente il rischio di danni alla pelle, cancro della pelle e lesioni agli occhi: questa la conclusione della Food and Drug Administration (FDA) e di numerose altre organizzazioni sanitarie, secondo cui l’abbronzatura artificiale aumenterebbe del 59% il rischio di sviluppo del melanoma, il tumore della pelle più letale.
Per proteggere i consumatori e informarli a proposito dei rischi derivati dall’abbronzatura artificiale, la FDA è in procinto di cambiare la regolamentazione relativa all’utilizzo delle lampade abbronzanti e a raggi UV destinati ad essere utilizzati nei solarium. In particolare, le modifiche dovrebbero rafforzare i controlli sulla sicurezza di questi dispositivi e richiedere la maggiore età per essere utilizzati.
Questo cambiamento è dovuto principalmente alla preoccupazione degli effetti a lungo termine derivati dall’esposizione alle radiazioni UV, rischi a cui i bambini e gli adolescenti risultano essere maggiormente esposti.
Infatti, secondo una recente analisi della letteratura scientifica relativa all’esposizione di bambini e adolescenti a raggi UV, negli Stati Uniti il melanoma è il secondo tumore più comune tra le ventenni e il terzo tumore più comune nei ragazzi di analoga età, diffusione spiegata da molti esperti con l’utilizzo continuativo della lampada abbronzante, che risulta essere di gran moda tra gli adolescenti e i giovani adulti americani.
La panoramica degli studi, pubblicata su Pediatrics, suggerisce inoltre che il dosaggio di radiazioni UV emesse dalle lampade solari ad alta pressione può essere fino a quindici volte superiore rispetto alle radiazione emesse dal sole di mezzogiorno, un'intensità non presente in natura. Non a caso infatti, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato i raggi UV come cancerogeni.
Tra le modifiche varate dalla FDA, diverse le indicazioni volte a rendere più accorto il comportamento dei consumatori:
– l’utilizzo del prodotto è controindicato su persone di età inferiore ai 18 anni;
– evitare l’esposizione a raggi UV in presenza di lesioni cutanee o ferite aperte;
– le lampade solari non devono essere utilizzata da persone che hanno avuto il cancro della pelle o che hanno una storia familiare di cancro della pelle;
– le persone ripetutamente esposte alle radiazioni UV, dovrebbero essere regolarmente valutate per evitare l’insorgenza del cancro della pelle;
– il mancato utilizzo degli occhialini di protezione, potrebbe causare sul lungo periodo lesioni agli occhi;
– esporsi ai raggi UV responsabilmente, adeguando il tempo di esposizione al proprio fototipo di pelle;
– durante l'utilizzo di determinati farmaci o cosmetici, la pelle può risultare maggiormente sensibile ai raggi UV: in questi casi, consultare sempre il medico o il farmacista.
Insomma, come spiega il dottor Neil Ogden, esperto di dispositivi medici presso la FDA, «crediamo che le nuove indicazioni possano non solo rafforzare il controllo e la sicurezza delle lampade abbronzanti, ma anche fare in modo che i consumatori siano meglio informati e quindi consapevoli dei rischi derivati dall’esposizione ai raggi UV».