Sanihelp.it – La giornata mondiale del Mal di testa ha posto l'accento su di una condizione diffusa e in continua crescita. La cefalea infatti ha raggiunto dati allarmanti: quasi il 15% della popolazione ne soffre, giungendo ad uno stato di emicrania, che è la patologia neurologica cronica e ricorrente. Inoltre, sebbene si conoscano ormai i fattori fisiologici che inducono il dolore, ed esistano svariati tipi di farmaci analgesici per trattarlo, almeno la metà delle persone che soffrono abitualmente di cefalea non possiede cure adeguate. Probabilmente è per il fatto che, nonostante siamo portati a pensare che il mal di testa sia una condizione unica, vi sono invece quasi duecento tipologie conosciute, ognuna con le sue peculiarità e le sue piccole differenze in termini di sofferenza.
Il dato della crescita dell'incidenza, sulla popolazione, di emicrania e mal di testa fornito dalla Società Italiana per lo studio delle cefalee è particolarmente preoccupante in un periodo di forte crisi come quello che stiamo vivendo. Questa condizione è infatti fortemente invalidante, in quanto la maggior parte delle persone che la sperimentano non riescono a concentrarsi sul lavoro o produrre alcunché: altamente invasivo, il mal di testa non concede tregua, costringendo chi ne soffre al divano o al letto, con conseguente perdita economica e un potenziale effetto dirompente sulle personali finanze.
Ciò nonostante è anche uno dei malanni più sottovalutati, mal curati, sconosciuti: come detto in precedenza spesso non viene diagnosticato, o viene ridotto a sintomo di altre patologie, oppure subisce una risposta inadeguata, cosa che rende il trattamento inefficace. Alla giornata mondiale del Mal di testa sono state presentate due nuove terapie innovative in sperimentazione capaci di risolvere il problema della cefalea. La prima si chiama GammaCore: si tratta di un macchinario che produce una neurostimolazione sul nervo vago del collo in grado di abortire sul nascere l'emicrania, utilizzato con successo dai dottori dell'IRCSS San Raffaele Pisana di Roma. Il secondo è invece Cefaly, un dispositivo già presente sul mercato: si tratta di un cerchio con un elettrodo da applicare sulla fronte che agisce direttamente sul nervo trigemino tramite stimolazione elettrica, indicato per chi non risponde al trattamento farmacologico.