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Fumare provoca anche gravi danni alla schiena

Sanihelp.it – Si sa che il tabagismo comporta gravi rischi per la salute: la dipendenza da tabacco può provocare infatti ansia, nei casi migliori, e carcinoma al polmone, enfisema e malattie cardiovascolari nelle peggiori delle casistiche. Tali effetti collaterali sono dovuti alla presenza di nicotina nelle sigarette, un alcaloide che genera dipendenza con conseguenze stimolanti a bassi dosaggi e, al contrario, esiti rilassanti seguenti ad un'elevata assunzione, che possono giungere a determinare la paralisi dei muscoli respiratori. Inoltre, la combustione delle sigarette sprigiona qualcosa come 70 sostanze cancerogene, come il benzopirene, ed altri composti velenosi, come cianuro, ammoniaca e arsenico.


Sebbene sia noto, dunque, come il tabagismo provochi forti rischi soprattutto a carico dell'apparato respiratorio e del muscolo cardiaco, gli effetti collaterali di questa dipendenza, che secondo stime attendibili provocherebbe 6 milioni di decessi ogni anno, non si limiterebbero a cuore e polmoni. Secondo uno studio congiunto svolto dall'Istituto di Clinica Ortopedica dell'Università Cattolica – Policlinico Gemelli di Roma, insieme ad alcuni ricercatori della University of Pittsburgh, l'abitudine del fumo si ripercuoterebbe anche sulla colonna vertebrale. L'esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The Spine Journal, è stato condotto su due tipi di cavie: topolini sani e topolini affetti da un particolare tipo di deficit che li rende più suscettibili alle patologie che danneggiano il DNA. Esposti a fumo cronico, le cavie mostravano gravi segni di degenerazione dei dischi intervertebrali, danno solo lievemente superiore nei topi geneticamente più deboli, cosa che esclude che queste lesioni siano esclusiva di persone naturalmente portate a subirle. Inoltre, i segni di degenerazione discale nelle cavie che non avevano ancora raggiunto la maturità scheletrica si mostravano fino a dieci volte superiori rispetto agli altri: cosa che conferma come il tabagismo possieda un potenziale nocivo notevolmente maggiore nei soggetti che iniziano a fumare da adolescenti.

Solitamente, l'invecchiamento è l'unica causa della degenerazione discale: ma questo studio suggerisce come il fumo possa essere un'altra delle cause di una condizione che comporta patologie alla colonna vertebrale come lombalgie, cervicalgie, stenosi, radicolite. Teoricamente, il DNA cellulare nei soggetti non anziani ha il potenziale di intervenire per autoriparare tali danni: ma secondo questa ricerca il tabagismo modifica altera e danneggia il DNA, impedendogli di far fronte alla degenerazione discale. Insomma, se i risultati di questo esperimento verranno confermati, i giovani avranno una motivazione ulteriore per evitare le sigarette. Sempre che i gravi danni già noti a carico di cuore e polmoni non fossero già una ragione sufficiente per non cominciare a fumare.  

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