Sanihelp.it – Nel 30% delle donne può bastare un ciclo di cura antibiotica a scatenare l’infezione da Candida o una sua recidiva. La conferma arriva non solo dall’esperienza clinica, ma anche da studi rigorosi e controllati che hanno dimostrato il rapporto diretto tra antibiotico e vulvovaginite da Candida. Ciò succede perché questa classe di farmaci, oltre a distruggere la normale flora intestinale, hanno un’azione distruttiva anche nei confronti dei cosiddetti batteri buoni (i Lactobacilli), che hanno il compito di contrastare la proliferazione di altri batteri dannosi e dei funghi come, appunto, la Candida Albicans.
Per ridurre le vaginiti da Candida al minimo, dunque, è bene utilizzare gli antibiotici solo quando veramente necessari e sempre in associazione con i Lactobacilli o altri probiotici, da assumere alla sera. Spesso, infatti, tali farmaci sono usati anche in caso di mal di gola o influenze non particolarmente complicate, il più delle volte di origine virale, trascurando che non hanno alcuna azione contro i virus, ma in compenso favoriscono la crescita dei funghi.
Per prevenire la comparsa o le recidive di Candida in corso di antibiotici, infine, è bene seguire una dieta priva di lieviti, di zuccheri e di formaggi ed evitare tutti i microtraumatismi della mucosa vestibolare (pantaloni attillati, rapporti in fase di infiammazione, cyclette o spinning, ecc.).