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Dalla saliva, gli effetti del cellulare sulla salute

Sanihelp.it – L’aumento dell’utilizzo di telefoni cellulari ha creato (e continua a creare) crescenti preoccupazioni per quanto riguarda gli effetti nocivi causati dalle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti sull’organismo umano. Nello studio condotto da Yaniv Hamzany, ricercatore presso il Dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università di Tel Aviv, e pubblicato sulla rivista Antioxidants & Redox Signaling, si rileva come gli effetti di queste radiazioni si possano misurare sulla saliva, liquido secreto dalle ghiandole salivari situate nella cavità orale e quindi vicino alle orecchie, dove il telefonino è comunemente tenuto per lunghi periodi di tempo.


L’effetto biologico delle onde elettromagnetiche dipende dalla loro intensità e frequenza. Per questo motivo, lo spettro elettromagnetico può essere suddiviso in due tipologie principali:

– le radiazioni ionizzanti (IR – Ionizating Radiation) che, come i raggi X e gamma, sono in grado di rompere alcuni legami chimici delle molecole e causare danni rilevanti al corpo umano; l’esposizione continuata a questo tipo di radiazioni può determinare patologie anche molto gravi come i tumori della pelle o la leucemia;

– le radiazioni non ionizzanti (NIR – Non Ionizating Radiation) come le onde radio e le microonde, che invece non sono in grado di staccare gli elettroni dalla loro struttura molecolare; il principale effetto di questo tipo di radiazioni è quello di far oscillare le molecole producendo attrito e di conseguenza calore (basti pensare all'aumento di temperatura dell'orecchio durante una telefonata particolarmente lunga).

Nello studio condotto, sono stati coinvolti 20 soggetti che utilizzano il telefono cellulare da un tempo medio di 12 anni e mezzo per un utilizzo mensile medio di 29,6 ore al mese. I campioni salivari prelevati da questo primo gruppo sono stati confrontati con quelli di persone sorde, non utilizzatori dell’apparecchio telefonico.

I risultati hanno evidenziato un significativo aumento, per gli utenti di telefonia mobile, di tutti gli indici di stress ossidativo, ovvero di uno stato biologico nocivo causato dall'incapacità degli antiossidanti di contrastare l’azione dei radicali liberi, molecole aggressive responsabili dell'avvio di una reazione a catena che danneggia le cellule.

Il perdurare di una condizione di stress ossidativo, può essere causa di molte malattie come l’Alzheimer, il diabete, l’aterosclerosi, il morbo di Parkinson e il cancro.

Nella speranza di un monitoraggio scientifico costante e nell’attesa di risultati ancora più concreti, rimane sempre consigliabile adottare, nell’utilizzo del telefono cellulare, tutte le misure cautelative possibili: usare l’auricolare (o il vivavoce) per diminuire l’effetto delle onde elettromagnetiche sulla testa, alternare spesso l’orecchio durante le conversazione, evitare telefonate molto lunghe, durante la notte non tenere il cellulare acceso sul comodino o sotto il cuscino, e infine limitare al minimo l’utilizzo dell’apparecchio a bambini, anziani e donne in gravidanza. 

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