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Stilata classifica dei frutti e delle verdure più nutrienti

Sanihelp.it – Mangiare verdure a foglie verdi e agrumi dalla buccia cangiante è da sempre considerato un modo efficace per assumere importanti sostanze nutritive, e quindi consigliabile da inserire all’interno del proprio regime alimentare.


Nel corso del tempo, numerose ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato come l’assunzione di queste tipologie di frutta e verdura possano essere associate con un rischio ridotto di insorgenza del cancro e di altre malattie croniche.

Ma al di là della moda del momento che preferisce alternativamente il cavolo alla bietola o gli spinaci ai broccoli, quali verdure possono essere effettivamente considerate le migliori? E come confrontare i benefici derivati dalle diverse tipologie di frutta?

Grazie ai ricercatori della William Paterson University, in New Jersey, la questione ha trovato risposta: gli scienziati infatti hanno stilato una classifica di quarantuno prodotti di origine vegetale, sulla base delle quantità di diciassette nutrienti essenziali in essi contenuti.

Nello studio, pubblicato giovedì sul sito del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), uno dei maggiori enti che compongono il Dipartimento statunitense della Salute e dei Servizi Umani, gli alimenti sono stati inseriti all’interno di un elenco a seconda del loro contenuto di fibre, di potassio, di proteine, di calcio, di acido folico, di vitamina B12, di vitamina A, di vitamina D e di altri nutrienti, tutti componenti considerati fondamentali per il mantenimento di uno stato di salute ottimale.

In cima alla lista si colloca, con il punteggio di 100, il crescione d’acqua (una pianta semi-acquatica caratterizzata da piccole foglie dal sapore pungente), da sempre considerato un superfood poiché depositario di abbondanti e svariate sostanze nutritive, a cui seguono il cavolo cinese (con un punteggio di 91.99), le bietole (89.27), le erbette (87.08 ), gli spinaci (86.43) e la cicoria (73.36).

«Il profilo nutrizionale che abbiamo tracciato non contiene nuove informazioni – commenta Jennifer Di Noia, coordinatrice dell’iniziative e professore associato di Sociologia – Questo però, a mia conoscenza, è il primo sistema di classificazione in cui si è tentato di riordinare i prodotti ortofrutticoli sulla base delle loro proprietà nutritive».

In realtà la frutta non risulta essere particolarmente concorrenziale nella classifica stilata dalla dottoressa Di Noia: le posizioni più rilevanti infatti sono ricoperte dal peperoncino (con un punteggio di 41.26), seguito dalla zucca (32.23), dal pomodoro (20,37) e dal limone (18,72). Inoltre è da considerare che, dei sei alimenti lasciati fuori dalla classifica (aglio, cipolla, lamponi, mandarini, mirtilli e mirtilli rossi), quattro sono proprio frutti.

«Il motivo dello scarso rendimento dei frutti di bosco è che, se da un lato sono ricchi di sostanze fitochimiche – ovvero nutrienti non essenziali per la dieta dell’uomo ma che svolgono un’azione preventiva nei confronti di alcune malattie –, dall’altro dispongono di poche sostanze nutritive essenziali e quindi sono state lasciate fuori dalla lista».

Ma come utilizzare questa classifica?

«Coerentemente con l’adozione di una dieta variata e completa – conclude la dottoressa Di Noia – il consumo di tutti gli alimenti presenti nella lista dovrebbe essere incoraggiato. Questo lavoro potrebbe permettere ai consumatori di fare scelte più consapevoli e… più nutrienti!».

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