Sanihelp.it – La voce sui pericoli derivati dalla resistenza dei microbi agli antibiotici, si leva in questi giorni più forte: un nuovo report stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità infatti, dipinge un quadro a tinte fosche, che rileva come la resistenza antimicrobica (che comprende cioè batteri, virus, funghi e parassiti resistenti ai farmaci) sia presente in ogni paese del mondo.
«I farmaci antimicrobici sono uno dei fondamenti della moderna assistenza sanitaria – spiega il dottor Keiji Fukuda, vice-direttore generale per la sicurezza sanitaria presso l'OMS – uno strumento di cura su cui contare quando insorgono malattie come la polmonite, le infezioni del tratto urinario o del sangue, le malattie sessualmente trasmissibili, insomma infezioni che si riscontrano quotidianamente in ogni paese del mondo. A causa di un uso eccessivo o improprio di questi farmaci però, la capacità di combattere queste infezioni sta diventando sempre più difficile».
Il primo rapporto globale sulla resistenza antimicrobica è stato pubblicato mercoledì 30 aprile e ha preso in considerazione i dati forniti da 114 Paesi: l’avvento di «un'era post-antibiotica, in cui infezioni comuni e ferite lievi potrebbero addirittura uccidere – riporta il documento – è una possibilità molto reale per il ventunesimo secolo».
In passato, i batteri e gli altri microbi sono stati degni avversari dell’uomo per lungo tempo, ma gli sviluppi dei trattamenti farmacologici come la scoperta della penicillina e di altri antibiotici hanno trasformato le cure mediche e ridotto drasticamente le probabilità di morte per malattie infettive.
Nel giro di pochi decenni però, lo smodato utilizzo di antibiotici per aumentare la mole di suini e bovini o per curare le persone incapaci di rispettare per tutto il tempo la terapia farmacologica inizialmente prescritta, hanno causato la trasformazione dei microbi in superbatteri, assassini contro cui le armi mediche stanno rapidamente diminuendo.
«In linea di massima – spiega il dottor Fukuda – dobbiamo aspettarci di assistere a casi in cui le persone siano affette da infezioni incurabili»
La necessità di un piano d'azione globale si fa quindi molto urgente, tanto che l’OMS propone già delle linee guide a cui far riferimento:
– utilizzare i vaccini in maniera più controllata e consapevole;
– prendersi cura della propria igiene personale per limitare l’incidenza delle infezioni, partendo da gesti semplici come ad esempio lavarsi le mani;
– ridurre drasticamente l’utilizzo non strettamente sanitario dei farmaci antimicrobici;
– sostenere la ricerca affinché proponga terapie più mirate e migliori test diagnostici;
– migliorare il sistema nazionale di sorveglianza sulla situazione, per aspirare ad una migliore resistenza antimicrobica complessiva mondiale.