Sanihelp.it – Parlare due lingue potrebbe contribuire a ritardare i sintomi di tre tipi di demenza: Alzheimer, demenza frontotemporale e demenza vascolare. La ricerca è stata condotta da alcuni ricercatori del Nizam's Institute of Medical Sciences di Hyderabad (India) ed è stata pubblicata su American Academy of Neurology.
Dallo studio è emerso che chi parlava due lingue sviluppava la demenza fino a quattro anni e mezzo più tardi rispetto a quelli che parlavano una sola lingua. «Il nostro studio è il primo a riportare un vantaggio nel parlare due lingue rispetto alle persone che sono incapaci di farlo. La cosa suggerisce che il livello di istruzione di una persona non è sufficiente per spiegare questa differenza. Parlare più di una lingua è un'attività che si ritiene legata a un miglior sviluppo delle aree del cervello che gestiscono le funzioni esecutive e i compiti dell'attenzione, i quali a loro volta potrebbero esercitare una forma di protezione nei confronti dei primi sintomi della demenza», ha spiegato Suvarna Alladi, che ha condotto lo studio.