Sanihelp.it – La AIOM-HuCare è la prima Scuola di Umanizzazione in Oncologia in Europa, un progetto che coinvolge 43 reparti in tutta Italia, nel tentativo di ridurre i casi di ansia e depressione. Il 35% dei pazienti affetti da tumore soffre in maniera grave di questi disturbi; solo un terzo dei casi però va incontro a diagnosi e a cura.
Il professor Passalacqua, responsabile scientifico di HuCare e direttore dell’Oncologia di Cremona, spiega: «Vogliamo cambiare il modo di lavorare nei reparti e formare i medici e gli infermieri perché acquisiscano le competenze e le capacità per un'efficace comunicazione con i pazienti e i familiari. L’obiettivo è applicare interventi psico-sociali uniformi ed efficaci a tutti i malati nelle Oncologie del nostro Paese, a partire dal modo in cui i pazienti vengono accolti, allo screening per diagnosticare il livello di sofferenza psichica da indicare nella cartella clinica, alla presenza di uno psicologo in corsia a cui vengono indirizzati i malati colpiti da disagio psichico grave».
Dal 2008 al 2011 è stato portato avanti il Progetto HuCare-1, che ha coinvolto 28 centri e ha permesso di introdurre nella pratica sei interventi psicosociali raccomandati nelle linee guida internazionali.
«La Scuola utilizzerà la HuCare Quality Improvement Strategy (HQIS), che abbiamo ideato e sperimentato e che prevede sei interventi: la formazione di tutto lo staff clinico per migliorare le capacità comunicative e relazionali; lo screening dei pazienti per misurare l’ansia e la depressione; lo screening dei bisogni sociali; l’assegnazione di un infermiere di riferimento a ogni paziente; l’utilizzo di una lista di domande per tutti i malati per favorire la comunicazione con il medico; un percorso strutturato per fornire a malati e care-giver informazioni in modo corretto. Inoltre nella scuola faremo corsi di consolidamento di un giorno destinati alle strutture coinvolte nel primo Progetto HuCare-1, per verificare l’applicazione nel tempo degli strumenti già acquisiti. E partirà quest’anno uno studio, HuCare-2, su altri 15 reparti. Tutto il personale parteciperà alle lezioni, della durata di tre giorni per i medici e di due giornate e mezzo per gli infermieri».
I corsi avranno numero chiuso, al fine di rendere più efficace il lavoro di formazione. Con questo secondo progetto sarà misurata non solo l’applicazione degli interventi ma anche la qualità di vita dei pazienti. «Nello studio HuCare-2 – continua il professor Passalacqua – valuteremo la qualità di vita dei malati, prima e dopo l’introduzione degli interventi. I risultati saranno disponibili fra due anni. In generale, tutte le strutture coinvolte nel progetto verranno costantemente monitorate per verificare l’applicazione delle misure nel tempo».
«L’AIOM è la prima società scientifica in Europa a creare una scuola di umanizzazione. In Italia, negli ultimi quarant’anni il numero di nuovi casi di tumore è aumentato, passando da 149mila nel 1970, a 234mila nel 2000, a 360mila nel 2011, fino a 363mila nel 2015. Molto spesso queste persone presentano disturbi d’ansia e depressivi che interferiscono in maniera significativa con l’adesione alle cure e con la qualità della vita. Ma solo un terzo dei pazienti con quadri di disagio psichico grave viene riconosciuto, è quindi frequente la sottovalutazione dei casi di sofferenza psicologica che dovrebbero invece essere degni di attenzione clinica. In realtà ansia e depressione vanno rilevate subito, come avviene per i parametri vitali, al pari di temperatura corporea, frequenza cardiaca e respiratoria, pressione arteriosa e dolore», commenta il professor Carmine Pinto, presidente AIOM.