Sanihelp.it – Sono 366.000 i nuovi casi di tumore maligno (circa 1.000 al giorno) diagnosticati ogni anno nel nostro Paese, di cui circa 196.000 (54%) negli uomini e circa 169.000 (46%) nelle donne. I tumori sono la seconda causa di decesso dopo le malattie cardio-circolatorie; il tumore più diffuso, esclusi i carcinomi della cute, è quello del colon-retto (14% del totale), seguono il tumore della mammella (13%), della prostata (11%), del polmone (11%) e i tumori della vescica (7%).
La radioterapia è un trattamento che ha visto un utilizzo crescente negli ultimi anni, ma rispetto ad altre opzioni terapeutiche (come la chirurgia o la chemioterapia) è forse meno nota. Eppure può essere molto efficace e consente di colpire i tumori senza danneggiare i tessuti sani. In Italia sono presenti più di 180 centri di radioterapia, distribuiti in maniera non uniforme sul territorio nazionale con una maggiore diffusione al centro-nord. Proprio la radioterapia è stata al centro del Congresso Highlights in radioterapia: 2014 svoltosi gli scorsi giorni a Roma, organizzato dall’Associazione Italiana Radioterapia Oncologica (Airo).
La radioterapia oncologica ha subito una forte evoluzione tecnologica nel corso degli ultimi decenni, con il passaggio dalla radioterapia 2D a quella tridimensionale o 3D attraverso procedure complesse come la tomografia ad emissione di positroni (PET) e la risonanza magnetica nucleare (RMN). Questo cambiamento comporta una maggiore efficacia nella cura delle neoplasie e una minore incidenza di tossicità per i pazienti.
In occasione del Convegno, il Professor Vittorio Donato, Responsabile Scientifico del Convegno e Direttore della U.O.C. di Radioterapia dell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma, ha dichiarato: «La radioterapia è una disciplina scientifica in costante evoluzione. A partire dall’incontro di oggi, intendiamo quindi promuovere un appuntamento annuale sulle principali novità della nostra disciplina in modo che emergano le reali potenzialità delle scoperte più recenti attraverso il dibattito tra esperti».
Nel corso del convegno sono stati presentati alcuni risultati:
– Sembra che la radioterapia in futuro sarà sempre più mirata e associata all’immunoterapia (i cosiddetti farmaci intelligenti). Su questa possibile combinazione sono in corso cinquanta studi clinici nel Nord America.
– Nei pazienti con patologia avanzata nel distretto testa-collo, la chemioradioterapia rappresenta lo standard di trattamento. Per questo motivo, AIRO sta potenziando i gruppi di studio e sta implementando una App che permetta ai medici di condividere le Linee Guida.
– Per quanto riguarda il distretto toracico invece, le raccomandazioni europee confermano che la radioterapia stereotassica ablativa sia il trattamento non chirurgico di scelta nelle neoplasie polmonari periferiche.